Oltre ottanta giovani cristiani, ortodossi e delle chiese evangeliche hanno pregato insieme per chiedere il dono dell’unità. La tradizionale preghiera dei giovani nella Settimana ecumenica per l’Unità dei Cristiani, che si è tenuta la sera di lunedì 20 gennaio, quest’anno è tornata in Seminario Maggiore. Vent’anni fa, infatti, fu inserito nella Settimana un incontro dedicato ai giovani che nei primi anni si tenne presso il Seminario diocesano.
«Ci trattarono con gentilezza» (At 28,2) è il tema dell’incontro a cui hanno preso parte ragazzi delle diverse confessioni. L’incontro è stato preparato da una commissione coordinata da don Antonio Sacco, vice rettore del Seminario Maggiore, la pastora Sophie Langeneck, incaricata della comunità giovani delle chiese evangeliche di Torino, e padre Paul Porcescu, prete ortodosso di Settimo Torinese.
I ragazzi hanno riflettuto su brani dei capitoli 27 e 28 degli Atti degli Apostoli con al centro il simbolo della barca. Una grande barca posta al centro della sala ha scandito, infatti, i momenti di riflessione: la tempesta che si può abbattere nella vita quotidiana di ognuno, la speranza di ritrovare la rotta, e la capacità di accogliere «bene» (con gentilezza), il prossimo, in particolare nei momenti di difficoltà, quando sta naufragando.
«Questo momento di preghiera», sottolinea don Antonio Sacco, «è certamente una testimonianza di fede per la società e il mondo: l’unità certamente fa superare le tante fatiche che i giovani provano nel proprio percorso di fede verso una vita felice e realizzata».