Il mattino del 4 febbraio è mancato a Pianezza, presso la casa di cura «Giovanni XXIII», padre Giordano Muraro, professore di teologia morale, per lunghi anni responsabile del Punto Familia e per decenni assiduo collaboratore, a volte polemico e battagliero, de «il nostro tempo». Giulio (il suo nome di battesimo) Muraro era nato ad Acqui il 28 marzo del 1931. Entrato nell’Ordine dei Domenicani, emise la prima professione il 5 ottobre 1948 e dopo gli studi di filosofia e teologia presso lo Studium Generale dei Domenicani a Torino fu ordinato sacerdote il 22 settembre 1956. Ha successivamente conseguito il dottorato in teologia presso l’Angelicum di Roma con una tesi sulla povertà. È stato docente di teologia morale presso lo Studium dei Domenicani e la facoltà teologica di Torino e presso l’Angelicum di Roma.
Generazioni di studenti lo ricordano per la chiarezza della esposizione, per la spiccata predilezione per l’uso della ragione nelle argomentazioni teologiche, per la passione e la generosità nell’insegnamento. Negli anni del postconcilio svolse una intensa, itinerante, attività di aggiornamento teologico, organizzata dall’Istituto di Pastorale, allora diretto da don Filippo Natale Appendino, mancato il 4 gennaio scorso a 98 anni, che aveva saputo creare una squadra di docenti tra cui alcuni sacerdoti diocesani, gesuiti e domenicani.
All’inizio degli anni Sessanta padre Giordano ha iniziato a collaborare con il Centro preparazione vita di famiglia e nel 1963 ne divenne il responsabile insieme a suor Germana Consolaro. Nel 1977 il Centro si spostò in via Goffredo Casalis e nel 1979 assunse il nome di Punto Familia, di cui padre Giordano è stato anima ed anche alcune volte presidente fino al 2015. Il centro dei suoi interessi di teologo e di pastore è certamente stata la famiglia in tutte le sue declinazioni: preparazione alla vita matrimoniale, manutenzione della coppia, educazione dei figli, difficoltà, separazioni ed attenzione alla famiglia nella società civile e nella comunità ecclesiale.
Negli anni Ottanta padre Giordano organizzò conferenze, dibattiti e tavole rotonde presso la sala della Gam con grande affluenza di pubblico e cercò sempre di essere attento a tutte le emergenze riguardanti la famiglia nella vita ecclesiale, nella cultura e nel dibattito politico. Fu capillarmente presente alle più significative iniziative riguardanti la famiglia in tutta la chiesa italiana, con contributi originali ed efficaci. Ha svolto per tutta la vita, con grande passione, una attività di pubblicazioni con articoli su giornali e riviste ed anche come esperto nel rispondere alle lettere inviate a «Famiglia Cristiana» o ad altre riviste. Negli ultimi anni, nonostante la sordità, non ha mai cessato di seguire ogni giorno i giornali e le riviste, continuando anche ad inviare suoi contributi.
Tra i numerosissimi interventi orali e scritti, una pubblicazione, che ha avuto più rielaborazioni, merita di essere ricordata come una sintesi di quanto lo ha occupato per decenni: «Prometto di esserti fedele sempre. Riflessioni per chi sceglie di sposarsi in chiesa secondo il nuovo rito», pubblicata da Effatà nel 2011 e poi ristampata. Il volume, seguendo le parole e i gesti del rito del matrimonio, è una vera summa della lunga riflessione ed esperienza sul campo riguardante la vita di coppia e il matrimonio: al termine del volume è riportata la sua bella e originale «Lettera di Dio ai fidanzati».
Nella chiesa e nella città di Torino padre Giordano è stato un importante riferimento per molti. Più volte ho raccolto testimonianze della sua umanità nell’accogliere, nel capire, nell’accompagnare, nell’essere fedele agli insegnamenti della Chiesa, sempre cercando nella dottrina e nella prassi risposte che, come spesso amava ripetere, tenessero anche conto della virtù della epikeia, teorizzata da Aristotele e ripresa dal diritto e dalla teologia, e cioè la non applicabilità di una legge in un caso concreto qualora l’applicazione della norma avesse a rivelarsi moralmente ingiusta. A Pianezza molti membri del Consiglio presbiterale hanno testimoniato di ricordarlo con riconoscenza e affetto come un insegnante da cui molto avevano ricevuto.
Il cordoglio dell’Arcivescovo Nosiglia
L’Arcivescovo di Torino, unitamente al Presbiterio e alla Diocesi, si unisce al cordoglio dell’Ordine dei Predicatori per la perdita di padre Giordano Muraro, con il quale si è collaborato a lungo nell’ambito della pastorale familiare. Dal 1963 padre Muraro era animatore dell’associazione Punto Familia, istituzione che ha dato vita a una quindicina di diverse attività rivolte alla famiglia e alla coppia.
Il Santo Rosario è stato celebrato mercoledì 5 febbraio alle 19.20 presso la parrocchia Madonna delle Rose (via Madonna delle Rose angolo corso Unione Sovietica) a Torino.
Il funerale viene celebrato giovedì 6 febbraio alle 11.30 a Madonna delle Rose.