L’arcivescovo emerito di Torino cardinale Severino Poletto è morto nella tarda sera di sabato 17 dicembre 2022 nella casa di Testona di Moncalieri, dove si era ritirato dopo aver rinunciato alla guida della diocesi, nel 2010. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 18 marzo.
Il Rosario sarà pregato mercoledì 21 dicembre alle ore 17.30 al Santuario della Consolata a Torino (streaming solo in diretta sul canale YouTube della Consolata).
Le Esequie saranno celebrate giovedì 22 dicembre alle ore 15 nella Cattedrale metropolitana di San Giovanni Battista. La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi (video player qui sotto) e anche in diretta Tv su GRP – canale 15 del digitale terrestre.
La tumulazione, per sua volontà, avverrà nella Basilica della Consolata a Torino.
Il cordoglio dell’Arcivescovo Repole
«Come accade con ogni persona cara che ci lascia, di fronte alla morte ci ritroviamo un po’ più soli. Ancora di più quando ad andarsene è un pastore: cioè una persona che ha speso la vita nel dedicarsi all’annuncio del Vangelo e alla edificazione della comunità dei credenti in Cristo.
Salutiamo il cardinale Poletto con riconoscenza per il suo servizio alle Chiese del Piemonte e alla Chiesa universale; lo affidiamo nella preghiera al Signore con il rispetto che ha saputo guadagnarsi, nella sua Chiesa e nella società intera, mettendosi a servizio del bene comune, proprio nei momenti più difficili per la vita della nostra Torino.
Vogliamo conservare il suo ricordo con tutto il nostro affetto: l’affetto che abbiamo avuto per lui durante la sua vita, incontrandolo come pastore e padre, sempre disponibile a soccorrere ai bisogni dei suoi figli. E vogliamo soprattutto rimettere, ancora una volta, la nostra fiducia nel Signore risorto, nel quale egli ha fermamente creduto e sperato».
Mons. Roberto Repole, Arcivescovo
IL TELEGRAMMA DI PAPA FRANCESCO
Il ricordo di mons. Nosiglia, Arcivescovo emerito di Torino
«Del cardinale Poletto voglio ricordare l’attenzione rispettosa con cui ha accompagnato tutto il mio episcopato a Torino. È stato per me un costante punto di riferimento, a cui mi sono rivolto spesso sia circa alcuni problemi della diocesi e del territorio, sia per le situazioni di alcuni preti in difficoltà. Per 12 anni è stato come un padre che è vicino, condivide la conoscenza dei problemi ma sa anche lasciare il doveroso spazio. È stato presente ai momenti cruciali della vita della diocesi e alle grandi celebrazioni liturgiche: ma sempre e soltanto se da me veniva un invito esplicito alla sua partecipazione.
L’esempio della sua dedizione alla vita della Chiesa, in questa nostra Torino, si ricorderà anche per il ministero silenzioso e continuativo nella parrocchia di Testona, vicino alla sua casa, dove si rendeva disponibile per i servizi liturgici e i sacramenti. L’ho incontrato ancora qualche giorno fa, abbiamo pregato insieme e l’ho trovato consapevole della sua malattia: ma le sue condizioni non mi facevano pensare che ci sarebbe venuto a mancare così presto.
Unisco dunque il mio “grazie” per il cardinale Poletto a quello dell’intera Chiesa torinese per il suo servizio tra noi, e per l’esempio di fede che ci ha lasciato».
mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo emerito di Torino e Susa
Cardinale Poletto: cenni biografici
Il cardinale Poletto ha guidato l’Arcidiocesi di Torino dal 1999 al 2010. In precedenza è stato vescovo di Fossano (1980-1989) e di Asti (1989-1999). Nato a Salgareda (Treviso) il 18 marzo 1933, nel 1952 seguì la famiglia, emigrata nel Casalese. A Casale Monferrato entrò in Seminario Maggiore nel 1953 e venne ordinato prete il 29 giugno 1957. Viceparroco e poi parroco fu sempre molto attento ai problemi sociali e del mondo del lavoro (per qualche tempo si impiegò anche a part time in una fabbrica casalese).
Arcivescovo di Torino dal 5 settembre 1999, il suo episcopato è stato segnato, fin dall’inizio, dalla grave crisi che colpì la Fiat e, di conseguenza, l’intero indotto automobilistico. Nel 2000 promosse un importante convegno in cui la Chiesa torinese apriva un «tavolo di confronto» con tutte le istituzioni, le parti sociali, le agenzie educative, il sistema del credito con un obiettivo chiaro: valorizzare il dialogo reciproco come strumento principale per superare una crisi che, fin dall’inizio, non riguardava solo l’azienda ma investiva l’intero territorio. Presiedette in Duomo la Messa di sepoltura per il sen. Giovanni Agnelli (26 gennaio 2003), ricordandone l’impegno personale e l’attaccamento a Torino. Nel dicembre 2007 fu tra i primi ad accorrere presso i familiari degli operai morti e feriti nel tragico rogo della ThyssenKrupp, in corso Regina a Torino.
Venne creato cardinale da Giovanni Paolo II il 24 febbraio 2001 (contemporaneamente all’arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, oggi papa Francesco). Della sua attività pastorale si ricorda soprattutto il grande piano di «missioni» che coinvolse tutta la diocesi in un percorso pluriennale, concluso dalla «redditio fidei» a Roma, di fronte a papa Benedetto XVI. La Lettera pastorale «Costruire insieme» (2001) è la sintesi e il programma del suo lavoro.
Il cardinale Poletto fu anche appassionato Custode della Sindone: guidò le due ostensioni del 2000 e del 2010 (dove intervenne come pellegrino papa Benedetto XVI). Al cardinale si deve la decisione di realizzare lo straordinario lavoro di restauro del Telo, che ha permesso di «ripulire» la Sindone da materiali accumulatisi negli ultimi secoli, dopo l’incendio di Chambéry del 1532, e che offre oggi un’immagine più chiara dell’icona. I lavori furono effettuati dalla prof. Mechtild Flury Lemberg, esperta di tessuti, membro della Commissione internazionale per la conservazione della Sindone.