Corrieri fermi potrebbe essere un moderno modo per annunciare uno sciopero da «zona rossa». Per la prima volta in tutta Italia, lunedì 22 marzo, i lavoratori di Amazon e indotto incroceranno le braccia per 24 ore. Al centro della protesta, che in Piemonte sarà anticipata da un volantinaggio con presidio venerdì 19 marzo a Torrazza Piemonte, Brandizzo, Cherasco, Fubine (Alessandria) e Vercelli, ci sono le condizioni di lavoro in cui si trovano numerosi assunti e fornitori del colosso di Seattle, leader della logistica.
Filt, Fit e Uilt, le sigle dei sindacati promotori dell’iniziativa, denunciano un’interruzione «brusca della trattativa a causa dell’indisponibilità di Assoespressi (associazione datoriale imprese di trasporto fornitrici di Amazon) di affrontare positivamente le richieste sindacali, la latitanza di Amazon al tavolo e l’assenza di risposte della multinazionale americana, in relazione al proseguimento del confronto al quale ultimamente si è sottratta».
Dal canto suo Amazon risponde così: «Non è vero quanto dichiarato dal sindacato in merito al mancato confronto, tanto è vero che si sono svolti due incontri nel mese di gennaio. Riguardo all’incontro svoltosi con Assoespressi, ci teniamo a sottolineare che per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di fornitori terzi. Perciò riteniamo che i corretti interlocutori siano i fornitori di servizi di consegna, nonché le associazioni di categoria che li rappresentano».
Numeri importanti e sempre in crescita quelli di Amazon, in Italia come in Piemonte dove sono coinvolti in tutto oltre 4500 persone di età compresa fra i 20 e i 30 anni. Il Piemonte sono occupati quasi la metà dei 9500 dipendenti a livello nazionale: 1200 assunti più 1800 indiretti a Torrazza, circa 500 driver a Brandizzo e 700 assunti a Vercelli più 350 «somministrati». Una crescita occupazionale e di tutta la filiera, in questi dieci anni di presenza Amazon in Italia, giustificata da un aumento del lavoro importante.
Il traino amplificato dal lockdown ha visto un aumento della richiesta di ordini online con la conseguente crescita di volumi per e-commerce e logistica: si stima un +35% nel 2020, con il Piemonte in prima fila. Ma i sindacati denunciano condizioni di precariato come «lavoro interinale, somministrazione e compiti dettati spesso da algoritmi che non rispecchiano nulla di umano» commenta Raffaele Marino, segretario regionale Fit Cisl.
I dipendenti sono inquadrati con il contratto nazionale della logistica ma la trattativa con Assoespressi punta alla stabilizzazione dei numerosi lavoratori interinali e tempi determinati. Il dialogo risulta arenato anche su altri punti importanti come turni, ritmi e orari di lavoro insieme a normative su salute e sicurezza.
Le parti sociali rivendicano anche: corretto inquadramento professionale del personale, riduzione dell’orario di lavoro dei driver, adeguati importo dell’indennità di trasferta, clausole sociali e continuità occupazionale in caso di cambio appalto o cambio fornitori per tutti, buoni pasto e premio di risultato contrattato, indennità Covid per operatività in costanza di pandemia, danni e franchigie.
Per Amazon il dialogo è aperto come dimostrerebbero due incontri svoltisi a gennaio. Un mese fa un presidio dei corrieri Amazon, promosso da Uiltrasporti, aveva toccato la sede di Brandizzo per protestare «contro le insostenibili condizioni in cui operano i corrieri». Questa volta a manifestare, fermandosi, sarà tutta la filiera, per 24 ore, in una giornata di protesta promossa dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, anticipata in Piemonte da volantinaggi il 19 marzo.
Le segreteria regionali del Piemonte delle sigle coinvolte hanno indetto una prima giornata di sciopero con presidio davanti le seguenti sedi Amazon di tutti i dipendenti di Amazon Logistica Italia cui è applicato il Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, Amazon Transport Italia e di tutte le società di forniture di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per la filiera Amazon.
Nel dettaglio lunedì 22 marzo si fermeranno Brandizzo, Cherasco, e Fubine dalle 8 alle 10 mentre Vercelli e Torrazza Piemonte sciopereranno dalle 6 alle 8, il primo turno, dalle 14 alle 16, il secondo, gli stessi orari saranno rispettati nel volantinaggio di venerdì 19 marzo.