Sabato 18 giugno alle ore 18.30 nella chiesa di San Fedele a Milano, padre Arturo Sosa, preposito generale della Compagnia di Gesù, presiede la Concelebrazione celebrazione eucaristica in memoria del gesuita torinese Carlo Maria Martini. Il 2022 infatti è un anno particolarmente significativo in quanto ricorrono: i 70 anni (1952-13 luglio-2022) della sua ordinazione sacerdotale per mano del cardinale arcivescovo di Torino Maurilio Fossati nella chiesa di Sant’Antonio di Chieri; i 20 anni della conclusione del suo ministero episcopale a Milano (29 dicembre 1979-11 luglio 2002) e i 10 anni dalla sua scomparsa (2012-31 agosto-2022).
Quando, giusto un anno, andai a trovarla a Torino, la signora Maris Facchini Martini, sorella del cardinale e custode delle sue memorie, mi ha ricordato che allora – 70 anni fa – le mani dei preti novelli, unti con l’olio santo dal vescovo, venivano annodate da un fazzoletto: «Mia mamma lo preparò con cura e lo conservò come una reliquia».
Nella chiesa di Sant’Antonio a Chieri, il 13 luglio 1952, l’Arcivescovo Fossati ordinò ben 19 Gesuiti della provincia piemontese: Carlo Maria era molto giovane, per la prassi gesuitica: aveva 24 anni e 5 mesi. Martini fece la «carriera» più squillante come cardinale arcivescovo di Milano. Ma tra gli ordinati c’erano il trentino padre Guido Sommavilla, per decenni grande critico letterario della rivista «Letture»; padre Ugo Rocco, che svolse un’esemplare vita da gesuita e docente, confessore e apostolato a Torino e altrove (confessava alla Consolata); padre Giuliano Gasca Queirazza, sommo studioso di filologia romanza, esperto di piemontese, docente all’Università di Torino.
I 19 gesuiti ricevono l’11 luglio 1952 la prima tonsura e il suddiaconato, il 12 luglio l’ostiariato, il lettorato e il diaconato; il 13 il presbiterato. Questi anniversari coincidono, per la Compagnia di Gesù, con il 500° anniversario della conversione del fondatore Ignazio di Loyola.