Armonie di Pace, il 1° gennaio le religioni al Sermig

Torino – È tornato in presenza il tradizionale incontro delle diverse confessioni religiose del Piemonte del 1° gennaio, Giornata Mondiale della Pace. «Armonie di pace» era il titolo della manifestazione promossa dal Coordinamento interconfessionale «Noi siamo con voi» che si è tenuta all’Arsenale della Pace del Sermig

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foto Andrea Pellegrini

È tornato in presenza il tradizionale incontro delle diverse confessioni religiose del Piemonte del 1° gennaio, Giornata Mondiale della Pace. «Armonie di pace» era il titolo della manifestazione promossa dal Coordinamento interconfessionale «Noi siamo con voi» e dal Comitato regionale diritti umani che si è tenuta all’Arsenale della Pace del Sermig in un clima di grande armonia.

Il portavoce del Coordinamento interconfessionale «Noi siamo con voi», Giampiero Leo, ha aperto la serata ricordando il motivo principale dell’iniziativa: «ridare speranza a chi soffre attraverso non solo parole ma rendendo tangibile e concreta un’opera di solidarietà e fraternità».

Sono seguiti i saluti del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che si sono posti in piena sintonia con lo spirito della serata. Infine gli interventi dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia e della dottoressa afghana Amiri Farzana, ginecologa, già responsabile della clinica dell’amicizia italo afghana di Kabul.

Mons. Nosiglia ha ripreso il compito dei cristiani di essere sempre operatori di pace, amore, verità e fraternità.

La dott.ssa Farzana ha commosso tutti i presenti sottolineando che il popolo afghano ricorderà sempre il tributo di sangue pagato dai militari italiani per difendere la pace e la libertà del suo popolo. Nel dolore del ritiro occidentale dall’Afghanistan la ginecologa afghana ha rivolto un accorato appello a non dimenticare le loro sofferenze e a non distogliere mai lo sguardo e l’attenzione, perché questo permetterebbe ai talebani di compiere ancora maggiori efferatezze.

In questo senso ha, infine, ringraziato il Coordinamento interconfessionale e il Comitato diritti umani, dicendo «che ormai i due vice presidenti del Comitato – Sara Zambaia e Giampiero Leo – per lei sono come una sorella e un fratello». La serata di è poi conclusa con un’ora e venti di musica ad opera dell’orchestra interconfessionale.

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