Presidente, per evitare il disastro generato dai danni della pandemia le parrocchie della Circoscrizione 3 hanno attivato una poderosa rete di servizi per il lavoro (in Borgo San Paolo) e di sostegno alle fragilità. Sono poi numerose le associazioni di promozione sociale attive sul territorio, dal Gruppo Abele all’associazione Terza Settimana. Come valorizzare tutto questo patrimonio sociale?

Proprio a partire da una richiesta delle parrocchie lo scorso anno abbiamo istituito un Tavolo informale per il contrasto alla povertà che ora renderemo istituzionale. Un lavoro fruttuoso che ha messo in rete tutte le realtà che sul territorio operano a sostegno delle fragilità, soprattutto con lo scopo di comprendere meglio le mutate esigenze alla luce della pandemia: si trattava all’inizio dell’emergenza, ma anche ora, di accompagnare persone e famiglie che non avevano mai avuto bisogno di un supporto. In questo modo abbiamo messo a fattore comune le eccellenti risorse presenti nei nostri quartieri. Le associazioni Eufemia e Diskolé, per esempio, che si occupano del recupero dell’invenduto fresco dai mercati, si sono aperte anche alle necessità delle Caritas e San Vincenzo parrocchiali; il Gruppo Abele si è occupato di gestire insieme alla Circoscrizione uno «snodo» per la distribuzione di alimenti durante i diversi lockdown. Sosteniamo anche l’associazione Al Amal che organizza corsi di italiano per donne straniere, oltre ad un servizio psicologico e legale.
Intensificheremo poi il tavolo sul lavoro che abbiamo portato avanti prima della pandemia mettendo in particolare in contatto la domanda e l’offerta sul territorio della Circoscrizione, certamente grazie al prezioso contributo delle parrocchie con la cooperativa Orso, la Città dei Mestieri e diverse associazioni che vanno sostenute dalle istituzioni.
Anche nella Tre ci sono servizi per i cittadini che negli ultimi anni sono scomparsi, come l’anagrafe di via De Sanctis nell’ex area industriale Venchi, la biblioteca Carluccio o la piscina Trecate, che ha riaperto solo per l’estate. Sono gli effetti della mancanza di personale. Un nodo cruciale che la nuova amministrazione comunale ha messo fra le priorità. Che risposte dare alla cittadinanza?
La chiusura dell’anagrafe di via De Sanctis, che inizialmente doveva essere temporanea, va certamente nella direzione opposta al rilancio delle periferie lasciando invece spazio al senso di abbandono. È proprio ciò che non deve avvenire. In questo secondo mandato ci batteremo per favorire il ripristino dei servizi: abbiamo chiesto alla nuova amministrazione Lo Russo di riaprire questo presidio fondamentale: aveva molti passaggi e funzionava bene, ma ha dovuto chiudere perché mancava personale.
Con l’allora candidato sindaco Stefano Lo Russo abbiamo incontrato i cittadini di fronte alla biblioteca Carluccio in via Monte Ortigara, chiusa ormai da oltre 5 anni, a cui i nostri quartieri sono particolarmente legati: i lavori di riqualificazione hanno purtroppo intrapreso percorsi tortuosi. Continuiamo a monitorare la situazione affichè la nostra biblioteca possa riaprire al più presto.
Percorso analogo è avvenuto per la piscina Trecate chiusa a fine 2019 per permettere il rifacimento dell’impianto di aerazione. Dopo i diversi lockdown non abbiamo potuto rimetterla in funzione perché era necessario provvedere alla sostituzione di alcune pompe. Abbiamo ottenuto di riavviare solo la parte estiva. Confidiamo ora con l’inizio del 2022 di riaprire anche la Trecate.
Passiamo ora a parlare dei trasporti: il territorio della Circoscrizione 3 sarà teatro di un’opera strategica: il passaggio della linea 5 del Servizio ferroviario metropolitano con le fermate San Paolo e Quaglia-Le Gru. La scorsa estate il progetto della fermata in borgata Quaglia era stato rimesso in discussione. Al momento qual è il punto della situazione?
I progetti a cui ha accennato sono stati definitivamente approvati la scorsa estate dal Consiglio comunale, su nostra sollecitazione, e sono finanziati: i lavori partiranno nel 2024. L’indecisione era emersa sulla fermata verso Le Gru in merito al consumo di suolo, polemica superata visto che entrambe le fermate costituiranno un punto strategico che unirà il nostro territorio al centro-città e ad Orbassano (Ospedale San Luigi). In particolare abbiamo chiesto e ottenuto di inserire nel progetto anche la riqualificazione del sottopassaggio che collega Borgata Lesna, 10 mila abitanti, a borgata Quaglia e, quindi, alla futura fermata del Servizio ferroviario metropolitano. Attualmente c’è già un sottopasso abbandonato al degrado in cui manca anche una porzione di area pedonale. Abbiamo quindi chiesto alla Regione di renderlo accessibile, soprattutto per collegare meglio un quartiere periferico e popoloso al resto della città. Anche questa progettualità è stata approvata e finanziata: siamo quindi soddisfatti per queste opere che certamente rilanceranno i nostri quartieri.
Dall’altra parte abbiamo appena concluso una lunga battaglia per chiedere di non eliminare il capolinea del tram 15 in borgata Lesna. La Città di Torino all’inizio dell’anno aveva, infatti, partecipato ad un bando nazionale con un progetto da 9 milioni di euro per la riqualificazione della tratta con tram di ultima generazione. Un piano che avrebbe però fermato la linea prima di entrare nel quartiere Lesna verso l’ospedale Martini. Ci siamo opposti in tutti i modi insieme al sindaco di Grugliasco, anche i cittadini hanno presentato una petizione, ed ora l’attuale assessore ai trasporti ha momentaneamente fermato il progetto per studiare altre soluzioni, assicurando, in ogni caso, che il tram 15 continuerà a passare per il borgo Lesna.
Quali altre priorità avete messo al centro di questo secondo mandato?
Tenendo conto del dato sull’astensionismo alle elezioni amministrative intendiamo certamente valorizzare molto la partecipazione dei cittadini favorendo un’alleanza ancora più stretta con la cittadinanza. Questo è certamente possibile anche a partire, come già accennato, dal ripristino dei servizi nei quartieri. Oltre a concludere i progetti avviati, di cui abbiamo parlato, intendiamo inaugurare una nuova fase che tenga conto delle mutate sfide emerse dalla pandemia, che non è ancora finita, ma che valorizzi anche gli strumenti e le sinergie che sono stati messi in campo per combatterla. Certamente non possiamo non porre tra le priorità l’attenzione all’ambiente per contribuire a raggiungere gli obiettivi per diminuire le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria.