Il sindaco – Dialogo. Se il sindaco di Ciriè Loredana Devietti, a metà del suo mandato, dovesse sintetizzare le priorità della sua giunta, userebbe questa parola. Dal 2016, a inizio autunno programma almeno dieci incontri in altrettanti punti della città per rafforzare il dialogo tra amministrazione e i cittadini. Finora più di trenta le riunioni, a cui si sommano gli appuntamenti mensili di dialogo coi ciriacesi in via Fiera, in occasione del mercato settimanale del venerdì, e in piazza San Giovanni, il sabato mattina. Appuntamenti che permettono agli amministratori di spiegare nel dettaglio progetti e ai cittadini di fare domande ed evidenziare situazioni di criticità.
«Sono proprio i contatti con chi abita e lavora a Cirié e i feedback ricevuti nel corso di questi primi anni» sottolinea la Devietti «a farci sentire ‘sulla giusta strada’ e a darci un importante stimolo per continuare a lavorare affinché Cirié mantenga e rafforzi la sua posizione di ‘paese’ guida all’interno di questa parte del Canavese». Anche dal punto di vista economico: «Vogliamo che la nostra città sia in grado di attirare sempre più investitori e imprenditori, a tutti i livelli e in tutti i comparti» afferma. Per questo stiamo moltiplicando gli sforzi anche nei settori agroalimentare e commerciale. Cirié ha un potenziale notevole in questo contesto territoriale che per diverso tempo non è stato sfruttato al meglio: ci troviamo in un periodo storico di contrazione socio-economica ma proprio per questo dobbiamo costruire, aggregare, potenziare».
Il tutto, naturalmente, non può esimere dal ripensamento dell’assetto urbano: una città più fruibile, con viabilità adeguata e collegamenti rapidi verso Torino e l’aeroporto, è anche una città più attraente per investimenti e progetti di sviluppo. La riqualificazione del centro storico e di via Vittorio Emanuele II, in partenza a inizio 2020, fa parte di una progettualità globale che prende in considerazione i portici e il loro assetto ma anche la viabilità e l’utilizzo degli spazi, il collegamento con la stazione e il ruolo stesso di Cirié come punto cardine per lo sviluppo socio-economico di questa parte del territorio.
E i giovani? Che spazi hanno in città? In progetto la valorizzazione della proprietà comunale «ex Taurus» in via D’Oria, già centro aggregativo chiuso da qualche anno: vi nascerà a breve un nuovo centro di vita sociale che andrà a integrarsi con quello in Area Remmert, a pochi metri di distanza, realizzando un polo dedicato alle attività ricreative e aggregative, aperto a tutte le età. Prevista per il 2020 anche la realizzazione di una piastra giochi polivalente, uno spazio di incontro e di socializzazione per ragazzi di tutte le età. Un pensiero al futuro dei giovani anche dietro l’organizzazione di Salone del Lavoro e di Salone dell’Orientamento, due appuntamenti ormai tradizionali, in programma il 30 novembre e il 1 dicembre.
«Credo che pensare ai giovani» aggiunge la Devietti «voglia dire pensare al futuro della città: per questo mi sto impegnando personalmente affinché la stazione di Cirié possa diventare stazione porta per la metropolitana leggera e che la linea non si fermi a Caselle ma prosegua fino alla nostra città. È un progetto ambizioso che necessita della collaborazione della Regione Piemonte e degli altri attori, compresa l’Agenzia della Mobilità Metropolitana e Trenitalia». Significativo anche il Tavolo del Bullismo, una riflessione su questa emergenza sociale portata avanti con parrocchia, istituti comprensivi e Forze dell’Ordine.
Il parroco – I giovani e la carità al centro di due progetti della parrocchia Santi Giovanni Battista e Martino, che quest’anno sta celebrando i 700 anni della fondazione del suo Duomo, monumento nazionale dal 1887. A Casa Perino, sede storica della Caritas, sta nascendo «Il Villaggio della Carità», un centro polifunzionale di incontro e di supporto per le persone che si trovano a vivere una fase complessa della loro esistenza. A oggi ci sono diversi servizi attivi: centro zonale Caritas (un centro di ascolto, la mensa, distribuzione vestiario), sportello lavoro, un emporio solidale, un ambulatorio medico. In cantiere la realizzazione di un luogo di accoglienza, dove potranno essere ospitate persone che, nel bisogno, cercano un’opportunità di dialogo. Spazio che dovrebbe essere individuato a San Francesco, parrocchia guidata da settembre dallo stesso don Alessio Toniolo, parroco di Ciriè e moderatore dell’unità pastorale 25. «Il gruppo giovani di Ciriè» racconta il sacerdote «che propone un percorso umano e spirituale a ragazzi dai 18 anni in su, ha dato vita nelle ultime quattro settimane a una task force chiamata ‘Ora et Labora’, impegnata in pulizie, traslochi e riordino nei locali della parrocchia. Momenti seguiti sempre dalla preghiera che aiuta a non sentirsi troppo efficaci e importanti e ricordare sempre per chi si opera».
Le associazioni – Una forza della città è sicuramente anche il mondo associativo. A coordinarlo la consigliera di maggioranza Domenica Calza, con delega ad Associazioni, Biblioteca, Pari Opportunità e, appunto, al Volontariato. Da due anni a Ciriè è nato lo sportello Vol.To (Volontariato Torino), un centro servizi per il volontariato aperto tutti i venerdì dalle 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 16,30 presso la Fondazione Troglia in via Cibrario 12. Molte le associazioni di Ciriè e del territorio che si rivolgono allo sportello per il disbrigo di pratiche, consulenze, aggiornamento. «Le associazioni mettono in campo energie e sinergie importantissime» commenta Domenica Calza «dando supporto alle carenze che l’ente pubblico ha per mancanza di personale e fondi». In questi anni è stato redatto il regolamento del volontariato e un albo. Partirà a breve un progetto di formazione di 10 volontari che daranno supporto ai i pendenti della Biblioteca Corghi, una delle più attive della provincia, con un numero di prestiti e accessi a internet altissimo.