«Unlock a new world», (Sblocca un nuovo mondo), è il motto del 24° Jamboree Mondiale Scout (campo scout internazionale che si tiene ogni 4 anni) in programma dal 22 luglio al 2 agosto nella Bechtel Reserve in West Virginia (Usa) a circa quattro ore e mezza da Washington. 45 mila scout tra ragazzi, ragazze e adulti del Contingent management team e dell’organizzazione provenienti dai cinque continenti si riuniscono nell’intento di «sbloccare un nuovo mondo», aprirsi a nuove avventure, nuove amicizie e nuove culture.
L’obiettivo principale del Jamboree americano, organizzato per la prima volta in collaborazione tra le organizzazioni scout di tre nazioni diverse (Stati Uniti, Canada e Messico), è di offrire l’opportunità di mettere a confronto una generazione che possa trovare la chiave di lettura per affrontare e superare le difficoltà che ancora oggi impediscono la collaborazione tra i popoli. Parole chiave di questo «campo mondiale» sono: avventura, amicizia, leadership, servizio e sostenibilità. Il Jamboree sarà l’occasione per gli esploratori e le guide che vi partecipano di vivere nuove avventure in mezzo alla natura, conoscendo altri fratelli e sorelle scout provenienti da tutto il mondo, impegnandosi in modo attivo e promuovendo la conoscenza e la comprensione all’interno della comunità scout mondiale.
Sono ben 1200 i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 17 anni che rappresentano l’Italia e la loro presenza è coordinata dalla Fis (Federazione italiana dello scoutismo) che riunisce nello spirito della Legge e della Promessa scout le associazioni che in Italia adottano il metodo educativo scout (Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani e Cngei, gli scout aconfessionali). Dal Piemonte partecipano 43 ragazzi suddivisi tra il reparto Piemonte-Liguria «Ponte San Ludovico» e il reparto Piemonte-Valle d’Aosta. Guidano il contingente italiano Alessandro Avalle e fra’ Valentino Crugnoli rispettivamente capo reparto e assistente ecclesiastico del reparto Piemonte-Valle d’Aosta e Francesca Spanò, aiuto capo reparto del «Ponte San Ludovico».