«Sapere e saper fare», queste parole riassumono ciò che il progetto «Alternanza scuola-lavoro» (Asl) vuole da noi giovani: unire «l’utile con il dilettevole». Il progetto prevede 200 ore suddivise, per gli studenti dei licei (400 per gli istituti tecnici) dell’ultimo triennio delle superiori, in attività teoriche e pratiche per permettere ai ragazzi di affacciarsi sul mondo del lavoro e favorirne il loro orientamento professionale.
Mi chiamo Nicholas e frequento il quarto anno al liceo scientifico del Collegio San Giuseppe. Ho partecipato all’Asl presso la redazione «La Voce e il Tempo» dal 18 al 22 giugno. La mia scuola ha invitato il direttore del giornale Alberto Riccadonna che ci ha proposto una settimana di Asl presso la redazione. Ho preso «la palla al balzo», e ho trascorso questa settimana in una vera redazione di un giornale.
Non avevo mai conosciuto «i retroscena» della nascita di un settimanale fino alla sua pubblicazione in edicola. Ogni giorno c’era sempre qualcosa di nuovo da imparare: le regole di scrittura di un articolo, le varie rubriche che compongono il giornale, la rassegna stampa e la correzione delle bozze. Le mie giornate sono state scandite da ritmi incalzanti e da molto lavoro. Principalmente correggevo bozze, compito che può sembrare banale ma che, in realtà, è fondamentale nella fattura del giornale.
La settimana in redazione è stata molto stimolante e, allo stesso tempo difficile, poiché, per la giusta stesura di un articolo, bisogna tener conto di regole importanti alle quali il giornalista deve attenersi per coinvolgere senza annoiare chi lo legge.
Sono stato accolto molto bene sia dalla mia giornalista-tutor, sia dagli altri redattori e collaboratori, dalla grafica e dalla segretaria. Ognuno di loro mi ha insegnato, con pazienza e dedizione, il proprio mestiere e ciò che attiene al mondo dell’informazione. Considero il progetto Asl utile per gli studenti, perché ci faciliterà ai primi approcci con il mondo del lavoro e nelle nostre scelte future. È stata un’esperienza indimenticabile e che, sicuramente, ha aiutato la mia crescita sia dal punto di vista personale che formativo.
Nicholas MIRANTE