Decreto Salvini, gli scout torinesi scenderanno in piazza

Agesci – In preparazione alla manifestazione contro il Decreto Sicurezza in programma a Torino il 12 maggio i clan (rover e scolte, ragazzi e ragazze dai 16 ai anni) dei gruppi scout di Torino si sono riuniti l’11 aprile nella parrocchia Madonna della Guardia in via Monginevro per una serata di informazione

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L’Agesci in piazza accanto agli immigrati: in preparazione alla manifestazione contro il Decreto Sicurezza  in programma a Torino per il 12 maggio prossimo, i clan (rover e scolte, ragazzi e ragazze dai 16 ai anni)  dei gruppi scout di Torino si sono riuniti  giovedì 11 aprile nella parrocchia Madonna della Guardia in via Monginevro per una serata di informazione sul «Decreto Salvini». «In un mondo sempre più colpito dal razzismo e dall’odio nei confronti ‘dell’altro’ e in cui rischia di venire meno l’accoglienza, noi scout non possiamo stare fermi a guardare ma dobbiamo agire in modo consapevole per difendere i valori, per noi fondamentali, del servizio e dell’accoglienza verso i più bisognosi» hanno affermato i rover e le scolte della Pattuglia che ha organizzato e presentato l’incontro. La serata è stata pensata per capire in cosa consistano i cambiamenti introdotti dal Decreto che riguardano i migranti, chi se ne occupa e chi con loro ci lavora e ci vive. Numerosi ragazzi e le ragazze con i loro capi (gli educatori) che hanno partecipato all’incontro, per «essere consapevoli dei motivi per cui manifesteremo».

Tra gli invitati, Giuseppe Bordello, membro del Consiglio pastorale diocesano e volontario presso l’Ufficio pastorale Migranti, che ha spiegato le  problematiche inerenti alle  modifiche introdotte ai permessi di soggiorno, in particolare la «scomparsa» del permesso per motivi umanitari. Bordello ha poi anche esposto alcuni dei servizi offerti dall’Ufficio per la pastorale dei Migranti di via Cottolengo: accoglienza, ascolto, dialogo e insegnamento della lingua italiana. In seguito sono intervenuti Odilia Negro e Massimo Carraro dell’associazione di promozione sociale «Trame» che porta avanti progetti di accoglienza classificati come Cas (centri d’accoglienza straordinaria). Hanno illustrato della diminuzione dei fondi a disposizione dei Cas e delle conseguenze:  diminuzione del numero di servizi per i migranti (insegnamento della lingua italiana in primis) e perdita di posti di lavoro. È seguito il dibattito in cui gli scout hanno approfondito in particolare le tematiche giuridiche relative al nuovo decreto.

 

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