La mia settimana di Alternanza scuola lavoro nella redazione de «La Voce e il Tempo» è iniziata lunedì 11 giugno scorso insieme a Giacomo e Beatrice del liceo San Giuseppe di Torino. Avevo portato con me un quaderno per prendere appunti nei momenti liberi, ma presto ho imparato che nella redazione di un giornale non c’è tempo per stare con le mani in mano. Infatti, il mio quaderno è arrivato alla fine della settimana senza averlo mai aperto…
Fin dal primo giorno ho potuto percepire l’atmosfera di calma e concentrazione che aleggiava in redazione. Volti rassicuranti alzavano lo sguardo dal proprio lavoro, anche solo per pochi secondi, per presentarsi e salutare noi, tre ragazzi curiosi di imparare cos’è il mestiere del giornalista.
Di cose da imparare ce ne sono state parecchie: innanzitutto ci è stato consegnato il foglio delle regole stilistiche del giornale (l’uso delle maiuscole in certe situazioni, il corsivo, i vari tipi di virgolette ecc.), che avremmo dovuto seguire non appena ci fossero state consegnate le bozze delle pagine del giornale da leggere e, eventualmente, correggere. Abbiamo assistito alla composizione (passaggio testi, titolazione, ricerca immagini ecc.) di una pagina, così ci è stato spiegato cos’è un «menabò» su cui si disegna la bozza della pagina. Assistere all’impaginazione grafica al computer è stato particolarmente interessante; ci è stato mostrato come strutturare le pagine «fredde» con uno schema «fisso» e le pagine di cronaca aperte fino alla chiusura del giornale per fare in modo che gli articoli vengono aggiornati fino al momento dell’invio del settimanale in tipografia per la stampa.
Abbiamo ascoltato varie testimonianze, come quella del responsabile della pagina mensile «La Voce fuori campo» preparata da un gruppo di persone senza fissa dimora, quella del critico teatrale, cinematografico e letterario che collabora da anni con il giornale e infine quelle di alcuni collaboratori più giovani, che svolgono il tirocinio nella redazione.
Ci è stato spiegato l’intricato processo di spedizione del giornale, i vari tipi di abbonamento (cartaceo e on line), cosa sono una tiratura e un inserto speciale; abbiamo visto come pubblicare una galleria fotografica sul sito online che ci è stato illustrato insieme alla pagina facebook de «La Voce e il tempo»; ci è stata data la possibilità di realizzare delle brevi recensioni di alcuni libri e di scrivere notizie e brevi articoli.
Abbiamo dato una mano al confezionamento della rassegna stampa quotidiana cartacea e online che il settimanale cura per tutta la Curia diocesana e abbiamo copiato al computer articoli scritti da collaboratori che inviano i loro testi ancora battuti a macchina. Uno dei fotografi del giornale ci ha illustrato i rudimenti della fotografia e abbiamo anche partecipato ad una riunione di redazione.
In una settimana abbiamo seguito il ciclo completo della fattura del giornale dalla riunione di redazione alla pubblicazione fino alla spedizione agli abbonati e alle edicole. Personalmente ho trovato quest’esperienza molto formativa, ricca e utile; infatti, adesso cerco di utilizzare di più i giornali come mezzo di informazione e vedo la carriera giornalistica come un’opzione da prendere in considerazione per il mio futuro.
Lucia CANCIAN