Nella situazione estremamente complessa nella quale il neonato Governo si trova ad operare assume grande importanza il metodo adottabile per affrontarla. Troppe volte, anche nel recente passato, all’individuazione delle linee da tradurre in concreto non ne è seguita l’attuazione o ha subito contraddizioni e ritardi tanto da pregiudicarne gli effetti attesi.
Ne è un esempio il Next Generation Ue, da tutti formalmente condiviso e più volte dato come fatto compiuto, ma in effetti rimasto allo stadio di un enunciato di campi nei quali impegnarsi, senza tradurre i medesimi in analisi operative con indicazioni precise sulle fattispecie da realizzare.
Sono tanti e diversi gli esempi: quali linee ferroviarie e di che tipo, con quale ammontare di spesa, con quali tempi? Quali scelte saranno compiute in tema di transizione digitale in merito al completamento della banda larga e alla sua complementarità con l’infrastruttura mobile 5G? Come rendere effettiva l’idea di economia circolare precisando la via ottimale per il trattamento effettivo dei rifiuti fino a valorizzarli in una prospettiva energetica con abbattimento del CO2?
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