Oltre duemila giovani piemontesi e valdostani dal 3 agosto con zaino in spalla e scarponi si sono messi in cammino sui sentieri e le strade di montagna, attraversando paesi e città, prima di giungere nel Duomo di Torino per venerare la Sindone nella serata e nella notte del 10 agosto, come «tappa» e «segno» verso l’incontro della gioventù italiana con Papa Francesco l’11 e il 12 agosto a Roma in vista del Sinodo dei Vescovi di ottobre.
«I giovani, i cammini, la Sindone» sono, appunto le parole chiave che caratterizzano il pellegrinaggio «L’Amore lascia il segno», che i giovani delle 17 diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta compiranno attraverso i cammini diocesani e quello regionale prima di unirsi agli incontri nazionali che convergeranno in piazza San Pietro.
«Con questa esperienza la Chiesa dà la parola ai giovani», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana e regionale, «per un nuovo stile di cammino che parte dall’ascolto delle nuove generazioni. I giorni di agosto, in preparazione al Sinodo, invitano a rendere consapevole tutta la Chiesa del suo importante e per nulla facoltativo compito di accompagnare ogni giovane, nessuno escluso, verso un progetto di vita basato sulla gioia dell’amore».
«La Sindone è il ‘segno’», ha evidenziato l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, Custode pontificio del Telo, «che la nostra regione ecclesiastica ha scelto per il pellegrinaggio della gioventù verso il Sinodo; il Lino accompagnerà anche tutti i giovani italiani: la Cei ha, infatti, deciso di offrire a tutti i pellegrini che parteciperanno all’incontro con il Papa un cofanetto che contiene una tela che riproduce esattamente la Sindone che ci richiama l’amore più grande che Gesù ha avuto verso di noi offrendo la sua stessa vita. Come il discepolo amato Giovanni oggi siamo invitati a credere che quel corpo martoriato è risorto».
Il programma della mini «Gmg piemontese» prevede, come ha spiegato don Luca Ramello, nei giorni immediatamente precedenti il 9 agosto i cammini nelle singole diocesi secondo tappe significative nei diversi territori. Il 9 agosto i giovani si raduneranno, quindi, alla Reggia di Venaria dove, dopo un tempo di visita, alle 19 nei giardini reali parteciperanno alla Messa di apertura e, alle 21,nel Cortile delle Carrozze vivranno un percorso spirituale sulla passione di San Giovanni animato da diversi linguaggi: dall’arte, al teatro, alla danza, all’architettura, alla musica. Il 10 agosto saranno tutti a Torino sui luoghi dei santi sociali e della spiritualità torinese, tra cui la tappa nella basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, dove alle 18 l’Arcivescovo Nosiglia celebrerà la Messa con tutti i Vescovi piemontesi. Nella serata del 10 agosto i ragazzi verranno poi accolti nella Cattedrale di Torino, dove avranno l’opportunità di fermarsi in preghiera di fronte alla Sindone; nella notte del 10 il pellegrinaggio proseguirà verso Roma, dove i giovani incontreranno Papa Francesco nella veglia di sabato 11 agosto al Circo Massimo e domenica 12 in piazza San Pietro.
Il percorso di venerazione partirà da Palazzo Reale con la proiezione di un video di pre-lettura della Sindone e condurrà i giovani in Duomo dove potranno venerare ad una distanza molto ravvicinata il sacro Telo.
«È importante preparare accuratamente una visione contemplativa», ha sottolineato don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone, che insieme alla Pastorale giovanile diocesana e regionale ha organizzato il pellegrinaggio, «in modo che i giovani possano riconoscere il segno di quell’ ‘Amore più grande’ donato a ciascuno, l’impronta di quel corpo assente che ci testimonia un corpo presente nella nostra vita». Don Gottardo ha dunque illustrato il lavoro svolto dall’Istituto di ricerca metrologico Inrim di Torino per favorire una visione ottimale dell’immagine sindonica.
Si uniranno alle giornate di festa e preghiera anche alcuni «amici» della diocesi di Torino conosciuti in diverse occasioni di gemellaggio, come le Gmg, in particolare sono attesi gruppi da Lecce, Roma, da Nanterre in Francia, da Cracovia in Polonia e da Helsinki in Finlandia.
«Il cammino di migliaia di giovani», ha evidenziato don Ramello, «diventa segno per gli altri giovani, per le città che attraversano, un appello per la società in cui viviamo. È certamente segno umile, ma allo stesso tempo forte ed eloquente. Territorio, fede, appello: ecco cosa anima il senso dei diversi itinerari».
Alcuni strumenti prepareranno il momento di contemplazione della Sindone: i giovani avranno, infatti, a disposizione un’app «YouWithUs» scaricabile su App Store e Google Play, un sussidio, «L’Amore lascia il Segno», edito da Effatà scritto da don Luca Ramello, Bruno Barberis, Nello Balossino, don Giuseppe Ghiberti e Gian Maria Zaccone e, infine, il video di pre-lettura del Telo sindonico.
L’Arcivescovo Nosiglia ha poi sottolineato come il pellegrinaggio di agosto costituisca «una delle prime, e più importanti, esperienze di Chiesa a dimensione regionale». «Le nostre diocesi», ha concluso, «sono abituate a lavorare insieme in tutti i settori ma non è capitato molto spesso, fino ad ora, che ci fossero occasioni per iniziative comuni di grande respiro. Il pellegrinaggio dei giovani è dunque anche, in più di un senso, un ‘cammino di Chiesa’ che riguarda tutti i territori subalpini».
Tutte le informazioni sui cammini e la venerazione della Sindone il 10 agosto si trovano su www.sinodo2018.it e www.sindone.org.