È a Torino il cappellano dei condannati a morte

Volume – Dale Recinella è in Italia per raccontare la sua esperienza di cappellano laico nelle carceri della Florida. Ha scritto il libro «Quando visitiamo Gesù in prigione» che nella traduzione italiana porta la prefazione di mons. Guido Fiandino, Vescovo ausiliare emerito di Torino

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«L’esperienza in Florida di circa 25 anni tra i carcerati di Dale Recinella, sarà di grande aiuto anche per i nostri volontari che svolgono assistenza spirituale ai detenuti. Comprenderanno meglio che la fiammella del bene e della fede è viva più che mai, anche se nascosta sotto la cenere di una… vita in cenere! Comprenderanno meglio chi siano concretamente i detenuti, le loro necessità, le necessità dei loro famigliari, degli agenti di polizia penitenziaria e del personale che si occupa di loro, delle donne in carcere, dalle detenute con figli fino ai detenuti malati di mente».

Così mons. Guido Fiandino, Vescovo ausiliare emerito di Torino, scrive nella prefazione della traduzione italiana di «Quando visitiamo Gesù in prigione» di Dale Recinella in Italia in questi giorni a raccontare la sua esperienza di cappellano laico nelle carceri della Florida. Lo farà in varie serate: dopo essere stato al Salone del Libro il 27 maggio alle 20.45 sarà nella parrocchia dei Santi Apostoli di Piossasco,  il 28 maggio alle 18.30 nel teatro dell’ex carcere Le Nuove, il 29 maggio alle 18.45 al Sermig, il 1° giugno alle 11 nella parrocchia della Crocetta, il 1° giugno alle 18 partecipa alla Messa nella chiesa di San Giulio d’Orta di Torino.

La storia di Dale è quella di un  avvocato finanziario di Wall Street che godeva di prestigio e lauti guadagni che un giorno con la moglie Susan e i 5 figli decise di cambiare vita. Da venticinque anni cappellano laico delle carceri in Florida, svolge assistenza spirituale anche ai condannati a morte, visitandoli di cella in cella. Ha più volte seguito spiritualmente i condannati nei giorni precedenti e durante la loro esecuzione. Sua moglie, Susan Recinella, psicologa, aiuta Dale nell’assistenza ai familiari del condannato e, in parallelo, ai familiari delle vittime di crimine.

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