Una vetrina che si riallestisce, una serranda che si rialza è sempre una scommessa, un invito alla speranza e alla fiducia, un segnale positivo. Lo è ancora di più quando il negozio in questione rappresentava un pezzo di storia, un luogo di cultura, un punto di riferimento e quando per mesi si è temuto che non riaprisse più. Si capiscono così gli sguardi sorridenti e i cenni di saluto che da lunedì 21 settembre attraversano le nuove vetrine di corso Matteotti 11 a Torino dove ha riaperto la libreria che dal 1980 era gestita dalle suore Paoline. La gestione è stata rilevata dalla Cooperativa la Rosa Blu di don Isidoro Parietti impegnata dagli anni ‘70 nell’inserimento lavorativo e in un progetto in Brasile per minori abbandonati.
«Passavo regolarmente in libreria e quando lo scorso anno un giorno le suore mi dissero che si ritiravano, pensai ai due posti di lavoro che si perdevano e al significato di una libreria cattolica che scompariva nel cuore della città, non si poteva accettare. Così ho iniziato a pensare a come si potesse fare, ho parlato con l’Arcivescovo, ho cercato informazioni sul settore, e quando il 31 gennaio le Paoline hanno lasciato eravamo pronti a subentrare per avviare questa nuova avventura. A febbraio però il Covid ha fermato tutto e quando a giugno si è potuto riaprire abbiamo pensato di posticipare a settembre per riuscire ad avere una buona offerta di libri, prendendo contatti anche con nuove editrici, preparando un nuovo allestimento degli spazi e attrezzandoci anche per la fornitura scolastica. Ora le porte della Rosa Blu sono aperte e speriamo di recuperare vecchi e nuovi lettori, più avanti penseremo a un momento di festa-inaugurazione, adesso è il tempo far sapere che ci siamo».
Gli scaffali si stanno riempiendo ci sono tutte le editrici cattoliche, ma non solo «perché ci sono autori interessanti anche in campo cattolico che pubblicano con editrici diverse» c’è la possibilità di ordinare libri per tutte le scuole, c’è un nuovo spazio tutto per i bambini. Spazio dove possono fermarsi a leggere e consultare e dove in prospettiva potranno organizzarsi iniziative con le scuole vicine. Ed è l’apertura all’esterno una delle nuove sfide che La Rosa Blu vuole lanciare: presentazioni di libri, incontri con autori, raccordandosi anche con realtà associative della diocesi.
Ed ecco è già arrivata una delle prime commesse: la fornitura delle biblioteche civiche torinesi. Altro auspicio una collaborazione con l’Università per avviare tirocini, la costituzione di una rete di volontari che promuovano e contribuiscano a valorizzare accoglienza, a offrire consigli per la lettura sotto la guida esperta di Franco e Paola che da sempre con le Paoline accoglievano e orientavano i clienti negli acquisti.
«Abbiamo sentito l’affetto e la collaborazione di tanti in questo periodo», prosegue don Isidoro, «e questo è incoraggiante: la libreria era una realtà apprezzata e percepiamo il desiderio che continui a esistere. Riavviare tutto non è semplice, ma speriamo di non deludere le aspettative. Io sono legato al Brasile, il 21 settembre là inizia la primavera, spero che questa data qui per la Rosa Blu sia una nuova primavera».
«La rosa blu» osserva i seguenti orari: lunedì 15.30 -19; martedì, mercoledì giovedì e venerdì dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19; il sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.
Per informazioni: La Rosa blu, 011.535381; libreria@cooplarosablu.it.