Frati Minori Torino: l'”oratorio” per i giovani senza tetto

Convento Sant’Antonio – I francescani hanno avviato uno sportello d’ascolto e percorsi di accompagnamento per i ragazzi che vivono nel disagio per le strade torinesi. Stanziate borse di studio e avviati tirocini in azienda. Sabato 14 aprile un’apericena solidale presenta il progetto alla comunità ecclesiale e alla città

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La Giornata Caritas, tenutasi a Valdocco lo scorso 10 marzo ha mostrato, con dati allarmanti, come la povertà di minori e giovani in Italia e a Torino stia superando di gran lunga quella degli anziani: nel capoluogo piemontese la disoccupazione giovanile continua a sfiorare il 40%, aumenta il disagio adolescenziale con la diffusione di droga, alcool, devianza e gioco d’azzardo.

Ed ecco il fenomeno dell’aumento di giovani senza dimora che non hanno una famiglia alle spalle.

È su di loro che investe la Comunità dei Frati Minori francescani del Convento Sant’Antonio da Padova di Torino. È lì che da circa un anno sorge l’«oratorio» per i ragazzi disagiati che vivono sulla strada, «invisibili» agli occhi della società.

Sabato 14 aprile, in occasione di un’apericena solidale aperto a tutti, i frati della comunità francescana torinese presentano il progetto dello «Sportello Giovani» attivato presso il convento (via Sant’Antonio da Padova 7).

«Sono numerosi», spiega frate Davide Ferla, «i ragazzi neo maggiorenni o i giovani che frequentano la mensa solidale in funzione presso il convento. Abbiamo, quindi, attivato un servizio di ascolto specifico per loro».

Si tratta di ragazzi, sia italiani che stranieri, alcuni migranti, che non sono accolti in comunità e non hanno più una rete familiare o di supporto alle spalle che possa sostenerli. Ed ecco che il convento diventa la loro famiglia. «Iniziamo con  loro», racconta fra Davide, «un percorso di ascolto che in primo luogo punta ad assicurare ai ragazzi il necessario per vivere, anche dal punto di vista medico e sanitario. Si intraprende poi un cammino verso l’autonomia che rispetta i tempi dei giovani».

In rete con la Caritas Diocesana, l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, che hanno stanziato contributi per il progetto, diverse cooperative e associazioni sociali (come l’Engim dei Giuseppini del Murialdo, gli istituti Salotto e Fiorito di Rivoli, la cooperativa Orso) e diverse aziende piemontesi si strutturano percorsi di formazione professionale e tirocini.

Attualmente vengono seguiti 24 ragazzi che ogni due settimane frequentano lo Sportello giovani e sono accompagnati passo passo. Due di essi sono assunti con un contratto di prestazione occasionale presso il convento, un altro lavora in una pizzeria. Altri due hanno iniziato un tirocinio di sei mesi presso l’azienda «NutKao» di Canove di Govone (Cuneo).

«Abbiamo, inoltre, attivato», afferma il religioso, «percorsi di sostegno psicologico e psichiatrico». Seguono il progetto attualmente due frati e 3 volontari adulti. Ci sono poi altri giovani, che frequentano gli incontri proposti dalla comunità francescana, che offrono un aiuto ai propri coetanei nel disbrigo di pratiche burocratiche, come la richiesta di documenti.

Sabato 14 aprile alle 19.30 presso il salone teatrale di via Sant’Antonio da Padova 7 i frati hanno organizzato, come accennato, un’apericena in musica per raccogliere fondi a sostengo dei ragazzi e presentare il progetto che portano avanti alla comunità ecclesiale e alla città.

Per informazioni e prenotazioni: cell. 328.5389232 (Manuela), tel. 011.5621917.

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