Giornata Missionaria Mondiale, il Papa: “riprendiamo il coraggio dei primi cristiani”

Domenica 23 ottobre – Nella Giornata missionaria mondiale «riprendiamo il coraggio dei primi cristiani. Molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro terra. Con l’aiuto dello Spirito Santo, la Chiesa dovrà spingersi oltre i propri confini, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo»: il tema «Di me sarete testimoni» (Atti 1,8) è illustrato dal messaggio di Papa Francesco

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Nella Giornata missionaria mondiale il 23 ottobre 2022 «riprendiamo il coraggio dei primi cristiani. Molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro terra. Con l’aiuto dello Spirito Santo, la Chiesa dovrà spingersi oltre i propri confini, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo»: il tema «Di me sarete testimoni» (Atti 1,8) è illustrato dal messaggio di Papa Francesco.

«Mi sarete testimoni»: queste parole «sono il punto centrale». L’uso del plurale indica, secondo il Pontefice, «il carattere comunitario-ecclesiale della chiamata» perché ogni battezzato «è chiamato alla missione nella Chiesa e su mandato della Chiesa: la missione si fa insieme in comunione con la comunità ecclesiale e non per propria iniziativa. E se anche c’è qualcuno, in situazione molto particolare, porta avanti la missione evangelizzatrice da solo, egli la compie sempre in comunione con la Chiesa». Cita la «Evangelii nuntiandi» (8 dicembre 1975) l’esortazione apostolica di Paolo VI dopo il Sinodo 1974 (27 settembre-26 ottobre ) «Evangelizzazione del mondo contemporaneo»: «Evangelizzare non è mai per nessuno – disse Papa Montini – un atto individuale e isolato, ma profondamente ecclesiale. I discepoli sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo. I missionari di Cristo non sono inviati a comunicare sé stessi. Hanno l’altissimo onore di offrire Cristo, in parole e azioni, annunciando a tutti la Buona Notizia della salvezza con gioia e franchezza, come i primi apostoli». Da queste parole di Paolo VI, per Francesco discende: «Nell’evangelizzazione l’esempio di vita cristiana e l’annuncio di Cristo vanno insieme. L’uno serve all’altro. Sono i due polmoni con cui deve respirare ogni comunità per essere missionaria. Questa testimonianza completa, coerente e gioiosa di Cristo sarà la forza di attrazione per la crescita della Chiesa anche nel terzo millennio. Esorto tutti a riprendere il coraggio, la franchezza, quella “parresia” dei primi cristiani, per testimoniare Cristo con parole e opere, in ogni ambiente di vita». E la missione ha carattere universale, da Gerusalemme all’estremità della terra. «Non sono mandati a fare proselitismo – scrive Bergoglio – ma ad annunciare; il cristiano non fa proselitismo. Qualcosa di simile ancora accade nel nostro tempo. A causa di persecuzioni religiose e situazioni di guerra e violenza, molti cristiani sono costretti a fuggire dalla loro terra verso altri Paesi». Poi un’espressione che gli è molto cara: «La Chiesa di Cristo era, è e sarà sempre “in uscita” verso i nuovi orizzonti geografici, sociali, esistenziali, verso i luoghi e le situazioni umane “di confine”, per rendere testimonianza di Cristo e del suo amore a tutti gli uomini e le donne di ogni popolo, cultura, stato sociale». Perciò ogni discepolo missionario di Cristo «è chiamato a riconoscere l’importanza fondamentale dell’agire dello Spirito. Quando ci sentiamo stanchi, demotivati, smarriti, ricordiamoci di ricorrere allo Spirito Santo nella preghiera».

Chiesa nel mondo: in aumento i cattolici a oltre 1 miliardo e 350 milioni – Al 31 dicembre 2020 la popolazione mondiale è da 7.667.136.000 persone, con un aumento di 89.359.000 e il numero dei cattolici è 1.359.612.000 persone, con un aumento di 15.209.000 unità. Risulta dai dati statistici della «Agenzia missionaria Fides». L’aumento interessa quattro continenti: Africa +5.290.000; America +6.463.000; Asia +2.731.000; Europa+734.000; Oceania invece -9.000. La percentuale mondiale dei cattolici è stabile al 17,73 per cento. Il numero degli abitanti per sacerdote è aumentato a quota 14.948. Sessant’anni dopo il Concilio Vaticano II le circoscrizioni ecclesiastiche sono aumentate di una sola unità a 3.027. Nuove circoscrizioni sono state create solo in America (+2), mentre in Asia diminuiscono di 1 unità. Le stazioni missionarie con sacerdote residente sono 3.284 (+67): sono aumentate in America (+149) e in Oceania (+6), diminuite in Asia (-66), in Africa (-19) e in Europa (-3). Le stazioni missionarie senza sacerdote residente sono diminuite di 253 unità a 131.154.

Il numero dei vescovi nel mondo è di 5.363: al Concilio erano 2.500 – Aumentano i vescovi diocesani (+22) e diminuiscono i vescovi religiosi (-23). In totale i vescovi diocesani sono 4.156, mentre quelli religiosi sono 1.207. Nel campo dell’istruzione e dell’educazione, la Chiesa gestisce 72.785 scuole materne frequentate da 7.510.632 alunni; 99.668 scuole primarie per 34.614.488 alunni; 49.437 istituti secondari per 19.252.704 alunni; 2.403.787 alunni delle scuole superiori e 3.771.946 studenti universitari. Gli istituti sanitari, di beneficenza e assistenza di beneficenza e assistenza, gestiti nel mondo dalla Chiesa comprendono: 5.322 ospedali; 14.415 dispensari, per la maggior parte in Africa (4.956) e in America (3.785); 534 lebbrosari, principalmente in Asia (265) e Africa (210); 15.204 case per anziani, malati cronici e handicappati, per la maggior parte in Europa (7.953); 9.230 orfanotrofi di cui il numero maggiore è in Asia (3.201); 10.441 giardini d’infanzia con il maggior numero di presenze in Asia (2.801) e in America (2.816); 10.362 consultori matrimoniali, per gran parte in Europa (5.279) ed America (2.604); 3.137 centri di educazione o rieducazione sociale e 34.291 istituzioni di altro tipo.

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