Il contagio del coronavirus ci obbliga, in tutta Italia, a tenere chiusi gli oratori e non sappiamo per quanto tempo. L’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, nel suo video messaggio per la Quaresima 2020 ai giovani dell’Arcidiocesi, ha indicato gli orientamenti di fondo per continuare il nostro lavoro educativo.
Invitiamo perciò ad ascoltare e approfondire il suo messaggio, disponibile sui siti e sui canali social dell’Arcidiocesi di Torino.
Siamo tutti uniti: Équipe e Consulta di Pastorale Giovanile diocesana. A tutte le «regie educative» di ogni realtà di Pastorale Giovanile chiediamo, partendo dagli orientamenti dell’Arcivescovo, di attivarsi per non «perdere» questo prezioso tempo di Quaresima, soprattutto in un periodo così particolare e delicato.
Se gli oratori e tutti gli spazi parrocchiali devono essere fisicamente chiusi, non lasciamo che si «chiuda» lo slancio di carità e di prossimità che da sempre ci contraddistingue. Sperimentiamo dunque nuove e adatte modalità pastorali, che rispondano pienamente alle misure restrittive adottate dalle Autorità competenti, confermati dalla Conferenza Episcopale Piemontese.
Formuliamo perciò alcune attenzioni che riteniamo necessarie in questi giorni di emergenza.
- Utilizziamo tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, dagli smartphone ai social, dai siti alle piattaforme per riunioni a distanza, per ogni genere di incontro che si ritenga necessario tenere per i nostri Oratori, evitando però un uso eccessivo dei social. Abbiamo cura che nessun educatore convochi, anche informalmente, incontri o riunioni pastorali, per nessuna ragione, per nessun numero di ragazzi o giovani, soprattutto se minorenni.
- Manteniamoci in contatto con i ragazzi e i giovani dei nostri gruppi e dei nostri Oratori, attraverso tutti i canali di comunicazione, perché possano sentirci vicini, condividendo il loro vissuto e accompagnandoli in questi giorni speciali. Privilegiamo ancora una volta l’ascolto. Sollecitiamoli a informarsi sulla reale situazione del contagio e sui suoi principali sviluppi, evitando le fake news. Aiutiamoli a interpretare in senso cristiano gli eventi che stiamo vivendo.
- Invitiamo i ragazzi e i giovani a ritagliarsi dei momenti di silenzio quotidiano, per disintossicarsi dall’«epidemia» di informazioni che ci circonda. Accompagniamoli nella preghiera quotidiana, offrendo loro sussidi e strumenti per la preghiera personale e utilizzando i social per occasioni di preghiera che evochino la forma comunitaria, ove sia possibile. Curiamo in modo particolare l’animazione della domenica e dei giorni festivi.
- Prepariamo e offriamo ai ragazzi e i giovani piccoli e semplici spunti di riflessione personale, che li aiutino a riflettere, attraverso audio, video, testi e quanto possa essere inviato loro. Suggeriamo loro proposte che possano accompagnarli anche culturalmente in questo tempo. Troviamo pratiche di coinvolgimento online, che li aiutino a occupare in modo creativo e positivo il tempo a casa e mantengano vivo il senso di appartenenza a un gruppo e a una comunità.
- Strutturiamo e coordiniamo attività di servizio per i ragazzi e i giovani, solo a condizione che rispettino totalmente e scrupolosamente le disposizioni di legge. La carità di Cristo ci sospinge anche ora (cfr 2 Cor 5.14), ma un mal gestito desiderio di servizio per gli altri può facilmente tradursi in danni maggiori a quelli cui si vorrebbe ovviare, soprattutto per le persone anziane. Circa le iniziative di sostegno e di solidarietà si contattino innanzitutto i gruppi caritativi parrocchiali. Se necessario ci si confronti con la Caritas diocesana.
- Condividiamo sulla piattaforma «SHAREtheCARE» tutte le proposte e le iniziative pensate per questo tempo complesso, così da sostenerci e arricchirci a vicenda, sempre nel rispetto delle norme di tutela legate alla comunicazione. Utilizziamo questa piattaforma, che a breve sarà inaugurata, anche per condividere gli appelli rispetto a necessità concrete, rilevate dai volontari che operano sul territorio. Per poter accedere alla piattaforma è sufficiente collegarsi al sito sharethecare.upgtorino.it.
Gli Oratori sono chiusi…ma la creatività resti aperta!
don Luca RAMELLO, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile
don Stefano MONDIN, Delegato di Pastorale Giovanile Salesiana
don Danilo MAGNI, Direttore dell’Opera Torinese dei Giuseppini del Murialdo
don Stefano VOTTA, Presidente NOI TORINO-APS
NUOVO CALENDARIO
🔸CRESIMANDI/CRESIMATIOratori
Tutti gli incontri previsti con i cresimandi/cresimati e l’Arcivescovo al sabato pomeriggio, prima e dopo Pasqua, sono spostati ad un unico grande incontro sabato 16 maggio, dalle 15 alle 17 in sede da definirsi.
🔸INCONTRI DISTRETTUALI CON I GIOVANI
Gli incontri dell’Arcivescovo con il clero, le regie educative di Pastorale Giovanile, i giovani e i Frères di Taizé sono così rinviati, nella stessa modalità e con il medesimo orario (ore 19-22.30): Distretto Torino Città: venerdì 17 aprile, all’Auditorium del Santo Volto; Distretto Sud – Est: l’incontro del 30 marzo a Carmagnola e del 1 aprile a Chieri sono posticipati a martedì 5 maggio a Carmagnola e giovedì 7 maggio a Chieri nelle stesse sedi previste.
🔸GMG DIOCESANA 2020
La Giornata Mondiale dei Giovani diocesana è spostata dal 4 aprile a sabato 30 maggio, vigilia della Festa di Pentecoste, alla Sacra di San Michele, dalle ore 18 alle ore 23.30, secondo modalità che saranno comunicate.
🔸ORATORIO, CATECHESI, GRUPPI FORMATIVI, RITIRI
Tutte le attività degli oratori, di catechesi, di doposcuola, di gruppi formativi e ritiri spirituali in età scolastica e giovanile riprenderanno solo con la ripresa delle attività didattiche nelle scuole e nelle Università, e salvo ulteriori disposizioni.
Fino alla ripresa delle attività scolastiche (secondo il DPCM del 09.03.2020), circa i ritiri di Quaresima e le altre iniziative pastorali per bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che prevedano forme residenziali, non si organizzino pernottamenti e ci si attenga in ogni caso alle disposizioni del decreto (evitare assembramenti, mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro e tutte le altre misure igienico – sanitarie indicate dal DPCM).
Per tutte le iniziative di preghiera valgono le medesime disposizioni previste del DPCM e specificate dalla Conferenza Episcopale Piemontese circa le Messe e le altre celebrazioni.