Alla periferia di Grugliasco parte in questi giorni un impegnativo progetto di riqualificazione delle borgate Lesna e Quaglia, al confine con Torino: una rivoluzione frutto del piano urbanistico, presentato dalla Giunta guidata da Roberto Montà nel 2017, e della sinergia con il centro commerciale Le Gru ed Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Si tratta di un investimento di 200 milioni che prevede il recupero degli spazi degradati della Cascina Armano sulla cui area sorgerà un cinema con 12 sale, l’ampliamento del centro commerciale Le Gru, la realizzazione della nuova fermata ferroviaria della linea Sfm5 e il completamento dell’intervento residenziale previsto dal Piano regolatore in via Di Vittorio.
«I cantieri per la ristrutturazione e l’ampliamento de Le Gru», spiega il sindaco Roberto Montà, «si stanno mettendo in moto in questi giorni per concludersi, come per la multisala, entro il 2020. Gli appartamenti della nuova area residenziale saranno pronti entro il 2021, mentre la nuova fermata della ferrovia entro il 2023. Il progetto porterà nel suo complesso 300 posti di lavoro e oltre 5 milioni di euro nelle casse comunali che verranno in parte investiti per riqualificare le aree commerciali esistenti e sostenere il commercio locale e di vicinato».
L’opera – Il primo asse del progetto prevede il recupero della Cascina Armano, con la villa e la cappella, ad opera della società Sogi srl, e, nell’area limitrofa, la costruzione di una multisala cinematografica da 12 schermi e 1.600 posti. Tutto intorno apriranno ristoranti, centri ludico-ricreativi e spazi espositivi per attività commerciali. Sul versante di via Di Vittorio, nell’area attorno alla Torre Lesna, saranno edificati tre palazzi con 120 alloggi, previsti dal piano regolatore. A due passi dalla shopville verrà realizzata una nuova fermata ferroviaria della linea Sfm5, «Borgata Quaglia-Le Gru», che doppierà quella già esistente a Grugliasco in Borgata Paradiso e andrà a favorire il flusso dei 13 milioni di utenti che ogni anno gravitano intorno al centro commerciale favorendo, in particolare, il collegamento con il centro di Torino e l’ospedale San Luigi di Orbassano. Rfi ha, infatti, previsto di aprire sulla medesima linea le fermate di Torino-San Paolo e San Luigi-Orbassano.
Le trasformazioni del Centro commerciale, a 25 anni dall’apertura, riguardano: i parcheggi, due posteggi multipiano (di 3 piani l’uno) verranno posizionati sul lato di via Crea, aumentando di altri mille i posti auto; agli attuali 150 negozi se ne aggiungeranno altri 30; il Comune, nell’ambito del progetto, ha, inoltre, dismesso a Le Gru un’area di 1.800 metri quadrati.
«Esattamente come per la riqualificazione dell’Rsa Consolata», afferma il sindaco Montà, «provvederemo a stilare un protocollo d’intesa con il Centro per l’impiego per favorire l’assunzione di cittadini residenti a Grugliasco, in particolare disoccupati e inoccupati. Vigileremo affinché il nuovo ampliamento della shopville non intacchi il commercio locale su cui il Comune, come accennato, investirà. Si tratta di un progetto complesso di cui il territorio ha urgenza per il rilancio e che consente il recupero di una cascina storica da anni abbandonata e oggetto di svariate occupazioni e conseguenti sgomberi».
«Accogliamo positivamente il progetto di riqualificazione di zone periferiche per anni lasciate al degrado», commenta don Paolo Resegotti, parroco di San Cassiano e San Giacomo e moderatore dell’Unità pastorale 46 di Grugliasco, «auspichiamo però che la Città in questo intervento tenga conto del proficuo lavoro che le parrocchie, l’amministrazione comunale e il Cisa (consorzio intercomunale dei servizi socio-assistenziali) stanno portando avanti attraverso il protocollo d’intesa sul welfare e le politiche giovanili, firmato lo scorso giugno, che sancisce un impegno sinergico di collaborazione sul territorio». Si tratta di una rete di solidarietà strutturata, in linea con il lavoro dell’Agorà del Sociale portato avanti dalla Diocesi di Torino, che ha il compito di coordinare interventi per disegnare un «nuovo welfare di comunità».
«Il territorio», evidenzia don Resegotti, «chiede lavoro ‘vero’ per le famiglie che si trovano a vivere nella fragilità ed è su questo che stiamo lavorando insieme alle istituzioni: i grandi centri commerciali spesso stipulano contratti precari che pongono ulteriori prospettive di instabilità. Confidiamo, dunque, che i nuovi posti di lavoro annunciati e tutta l’opera risponda alle reali esigenze di sviluppo di Grugliasco e dintorni».
L’intervento che prende il via in questi giorni nelle borgate Lesna e Quaglia è solo uno dei progetti di riqualificazione delle aree periferiche grugliaschesi: il sindaco, infatti, annuncia che partiranno a breve i cantieri per la riconversione del quartiere Gerbido grazie ai fondi del Piano periferie stanziati dall’allora Governo Gentiloni che ammontano a 3 milioni di euro. «Si tratta dell’unica area», afferma il sindaco, «che negli ultimi 20 anni non è stata interessata da interventi di riqualificazione a partire dalla viabilità e dall’arredo urbano». Nel progetto complessivo è compreso anche l’accorpamento della scuola dell’infanzia Casalegno con la primaria Baracca e interventi nel quartiere Fabbrichetta.
La città guarda poi al progetto che la renderà nuovo Polo universitario con il raddoppio del Campus scientifico dell’Università di Torino: i Dipartimenti di Chimica, Fisica, Scienze della Terra e Biologia dal 2020 traslocheranno accanto alle attuali sedi di Agraria e Veterinaria.