Proseguono le interviste de La Voce e il Tempo ai nuovi presidente di Circoscrizione. Questa settimana abbiamo raggiunto il neo presidente della Circoscrizione 4 (San Donato, Campidoglio, Parella). È Alberto Re, classe 1982, funzionario regionale, negli ultimi dieci anni è stato consigliere nella Circoscrizione 1 (Centro-Crocetta). È stato eletto in quota Sinistra Ecologista nella coalizione del Centro-sinistra.

Presidente, cominciamo subito dal dibattito in merito alla riqualificazione della zona di via della Salette, dietro corso Francia e corso Marche, da tempo abbandonata al degrado e all’incuria, a parte piccoli interventi di taglio dell’erba, che negli ultimi anni è stata oggetto di diversi progetti: da ultimo quello della costruzione, in una parte di quell’area, di uno studentato in vista delle Universiadi del 2025. Che cosa ne pensa?
In primo luogo sottolineo che l’indirizzo della nuova amministrazione comunale guidata da Lo Russo è di ridurre a zero il consumo di suolo. Come tutti sappiamo sono numerosi gli edifici dismessi a Torino, come ex fabbriche ed ex caserme, che possono essere riutilizzati, per non parlare degli alloggi che si liberano in quanto la città perde 500 residenti al mese. In merito alla Salette dobbiamo però prendere atto che la Giunta Appendino la scorsa primavera ha approvato una delibera con un piano in vista delle Universiadi che prevede la costruzione in quella zona di uno studentato. Come Circoscrizione mi metterò a studiare le carte per capire a che punto siamo a livello di iter amministrativo e di coordinamento tra Regione, Comune, Università ed enti sportivi in merito al progetto. Se il piano non è definitivo certamente proporremo di realizzare l’opera nelle aree industriali dismesse della zona, come il complesso della Alenia. Se non sarà più possibile tornare indietro l’obiettivo di soglia minima è chiedere di salvaguardare e riqualificare tutto quello che resterà di verde nell’area della Salette a servizio dei cittadini.
Per quanto riguarda il degrado posso constatare che da quando vengono effettuati interventi di taglio dell’erba e pulizia la situazione è certamente migliorata. È quindi fondamentale prevedere operazioni programmate di sfalcio e manutenzione e ragionare con i residenti e i comitati sull’utilizzo di quello spazio verde perché venga abitato a servizio del quartiere allontanando la marginalizzazione che per troppo tempo ha portato all’abbandono con tutte le conseguenza che i cittadini purtroppo conoscono bene. So che i diversi comitati hanno proposto diverse soluzioni in merito, certamente sono tutte da ascoltare per poi avviare un iter con l’assessorato competente.
A Parella sta sparendo l’Anagrafe di via Carrera, importante presidio per i cittadini che senza questo servizio sono costretti a spostarsi negli uffici centrali di via della Consolata, già pienamente congestionati. Un fenomeno in linea con quello che sta avvenendo in altre zone di periferia, collegato con il problema della carenza di personale. Che cosa farete in merito?
La scelta di andare verso la chiusura dell’Anagrafe di via Carrera, avvenuta nel periodo delle elezioni amministrative, va nella direzione opposta al programma della nuova Giunta, sia comunale che circoscrizionale, ovvero il mantenimento dei servizi decentrati, fondamentali per i cittadini. Sotto questo profilo è certamente opportuno riorganizzare i servizi in città in modo che siano garantiti in egual misura in tutti i quartieri. In questi giorni sono in contatto con il dirigente delle anagrafi a cui comunicherò che l’indirizzo dell’amministrazione non è quello di chiudere. Ritengo su questo punto che sia opportuno istituire un tavolo con i dirigenti comunali competenti, i presidenti di Circoscrizione e l’assessore delegato al decentramento per un piano organico. Certamente la nuova Giunta dovrà affrontare di petto il nodo della mancanza di personale, un problema che negli ultimi anni è stato lasciato senza soluzione. Detto ciò posso assicurare che l’amministrazione circoscrizionale della Quattro si batterà per mantenere in funzione l’ufficio anagrafe di via Carrera.
Il territorio della Circoscrizione 4 negli ultimi anni ha visto un considerevole incremento della mobilità sostenibile con il potenziamento della rete di piste ciclabili. Gli interventi non sono rimasti esenti da polemiche da parte dei cittadini in merito a criticità per la sicurezza degli utenti della strada. Qual è la vostra visione sulla viabilità?
Torino, come mostrano i recenti dati pubblicati dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), resta una delle città più inquinate d’Italia. Il Comune e la Città metropolitana hanno degli obiettivi da raggiungere, a livello europeo, per diminuire le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria. Dobbiamo certamente partire da queste considerazioni nell’affrontare il tema della viabilità. Detto ciò i diversi interventi devono mirare a favorire il benessere di tutti i cittadini tutelando le fasce più fragili. Questo però non vuol dire rinunciare a creare opportunità per gli utenti che possono scegliere la mobilità sostenibile per gli spostamenti quotidiani, mi riferisco soprattutto a quelli casa-lavoro. La direzione dell’amministrazione comunale è quella di raddoppiare i chilometri di mobilità ciclabile, includendo sia le piste ciclabili che le «bike line».
Sia in merito agli interventi realizzati che a quelli futuri è certamente opportuno riprendere il dialogo con i comitati di cittadini, i commercianti e gli attori comunali che si occupano della pianificazione. Laddove ci sono oggettivi problemi di sicurezza, che vanno a complicare la fruibilità di un incrocio o di un attraversamento, certamente bisogna intervenire. Dobbiamo allo stesso tempo contribuire a cambiare la mentalità superando una narrazione fuorviante e arrivando a comprendere che siamo tutti sia pedoni che automobilisti che ciclisti che fruitori dei mezzi pubblici: è la chiave per affrontare questo tema. La pianificazione deve favorire una serenità negli spostamenti perché tutti possano muoversi a proprio agio in tempi ragionevoli con attenzione alle persone più fragili.
Durante la pandemia le parrocchie sono rimaste in trincea per offrire aiuti tempestivi alle persone e famiglie nella fragilità evitando un disastro. Insieme alle comunità parrocchiali sono numerose sul territorio della Circoscrizione 4 le associazioni impegnate nel sociale. Come valorizzare tutto questo patrimonio?
La pandemia ci ha certamente insegnato a mettere in rete le eccellenze del tessuto sociale ed economico. Le parrocchie insieme a diverse associazioni del terzo settore sono state in prima linea, dall’accoglienza, alle mense, alla raccolta dell’invenduto nei mercati. È fondamentale continuare a sostenere tutte queste forme di socialità e di aiuto attraverso come un’unica squadra in campo. La precedente Giunta circoscrizionale guidata da Claudio Cerrato ha finanziato 40 mila euro di progetti per azioni di mutuo aiuto, portierati di quartiere, sostegno alle fasce più fragili. Continueremo con la massima attenzione su questa strada a partire dall’ascolto di tutte le realtà che mi accingo a conoscere.
Nel quartiere San Donato il nuovo sistema di raccolta differenziata con tessera smart sta continuando a registrare numerose criticità…
C’è poco da girarci intorno: bisogna prendere atto che si tratta di un sistema che non funziona e ha dei limiti. Ci siederemo dunque al tavolo con Amiat per valutare come poter risolvere situazioni certamente non tollerabili. Penso che come tanti altri temi abbia bisogno di un cambio radicale di azione e di sviluppo.