In seguito alla nota dell’assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, che il 18 maggio ha espresso la contrarietà della Regione Piemonte al progetto di accoglienza di persone migranti approdate sulle nostre coste disposto dal Governo con le Prefetture, pubblichiamo una dichiarazione dei Vescovi piemontesi, della delegazione regionale Caritas e della commissione regionale Migrantes.
Ancora una volta il mondo dolorante bussa alle nostre porte, nel mezzo di una pandemia per cui noi stiamo iniziando a cantare vittoria e tanti altri continuano a pagare prezzi altissimi ed insostenibili.
Il Governo centrale si è attivato con la collaborazione delle Prefetture che in tanti territori, Piemonte compreso, hanno già identificato opportunità e assicurato la disponibilità di accoglienza per gruppi limitati di persone.
Nelle ultime ore una presa di posizione da parte regionale ha evidenziato perplessità e sollevato eccezioni.
alla percezione religiosa della nostra regione.
L’occhio che viene dalla fede in Gesù vede chiara l’unica strada da percorrere: farsi vicini e lasciare che altri si facciano vicini, attraverso un cuore aperto e in forme di intelligente accoglienza. L’occhio della genuina umanità vede la necessità di non chiudere, di non escludere, di non rifiutare persone che sono già parte del nostro futuro. La solidarietà, con lo sforzo che tutto il nostro paese sta mettendo, è un valore che va difeso e promosso anche quando affronta temi finora divisivi, perché il bene comune non è mai “contro” ma “insieme”.
La richiesta di dare spazio ad un gruppo di migranti è un appello non solo alle istituzioni, ma anche alla coscienza umana e religiosa della nostra gente. È un invito ad allargare lo sguardo nella certezza che ripartiamo solo se lo sapremo fare insieme e con tutti coloro che ci chiedono attenzione e considerazione.
Ringraziamo la Prefettura che accoglierà questi immigrati in apposite sedi già individuate, ma in ogni modo anche la Chiesa è disposta, se necessario, a fare la sua parte.
In gioco c’è la dignità delle persone, soprattutto di quelle che hanno alle spalle la disumanità dello sfruttamento, della povertà estrema, della malattia, dell’ingiustizia, della mancanza di libertà.
Non lasciamoci frenare da uno sguardo corto, ma osiamo accettare una sfida di umanità.
Torino, 20 maggio 2021
mons. Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino e Amministratore Apostolico di Susa
Presidente Conferenza Episcopale Piemontese
mons. Piero Delbosco
Vescovo di Cuneo e Fossano
Incaricato Conferenza Episcopale Piemontese per la Caritas
mons. Marco Prastaro
Vescovo di Asti
Incaricato Conferenza Episcopale Piemontese per Migrantes e Missioni
e, a nome della Delegazione Regionale Caritas e della Commissione Regionale Migrantes:
Pierluigi Dovis
Delegato Regionale Caritas
Sergio Durando
Coordinatore Regionale Migrantes