Il 10 dicembre memoria facoltativa della Vergine di Loreto

Santa Sede – Il 10 dicembre di ogni anno diventa memoria facoltativa della Vergine di Loreto. Su decisione di Papa Francesco un decreto della Congregazione del culto divino ha iscritto la celebrazione nel calendario romano generale

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Foto Agensir

Il 10 dicembre di ogni anno diventa memoria facoltativa della Vergine di Loreto. Su decisione di Papa Francesco un decreto della Congregazione del culto divino del 7 ottobre 2019 iscrive la celebrazione nel calendario romano generale: «La celebrazione aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il capo della Chiesa accolse anche noi con sé».

Il santuario di Loreto «ha saputo illustrare in modo eccellente, non meno di Nazaret in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia. Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, santi e beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha lodato e supplicato Maria con le litanie lauretane, quanti viaggiano in aereo hanno trovato la celeste patrona». L’8 dicembre 2019-20 dicembre 2020 si celebra il Giubileo lauretano nel 100° della proclamazione della Vergine patrona degli aeronauti nel santuario mariano per eccellenza della Penisola.

Tredici Pontefici hanno compiuto 26 visite dal 1449 – Sono Niccolò V, Pio II, Giulio II, Clemente VII, Paolo III, Clemente VIII, Pio VI nel 1782, Pio VII (1800 e 1814 dopo le prigionie in Francia sotto Napoleone), Gregorio XVI (1841), Pio IX (1857), Giovanni XXIII (1962), Giovanni Paolo II (5 volte), Benedetto XVI (2007), Francesco (2019).

Giulio II – Il Papa della basilica di San Pietro, dei Musei vaticani, della Guardia svizzera e dell’approvazione del culto liturgico alla Sindone, nel 1507 redige il primo documento che identifica la Santa Casa con la dimora terrena di Maria e manda il suo architetto Donato Bramante (quello di San Pietro) ad abbellire la basilica lauretana.

Pio IX – Giovanni Maria Mastai Ferretti, marchigiano di Senigallia. prega nella Santa Casa nel 1857, prima della proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861) e prima della «presa di Roma a Porta Pia» (20 settembre 1870).

Giovanni XXIII – Il 4 ottobre 1962 va in treno a Loreto e ad Assisi per invocare la Madonna e il «Poverello» sul Concilio Vaticano II che inaugura l’11 ottobre. È la prima volta, dal 1870, che il Papa esce da Roma. Da pochi giorni i medici gli hanno diagnosticato un male incurabile, che lo porta alla morte il 3 giugno 1963. Un pellegrinaggio trionfale: il treno, messo a disposizione dal presidente della Repubblica Antonio Segni, è costretto dalla folla a fermarsi in tutte le stazioni: «Sono emozionatissimo e contentissimo. Il mio cuore è pieno di gioia e di esultanza».

Giovanni Paolo II – Nessuna visita di Paolo VI. Papa Wojtyla vi si reca cinque volte: l’8 settembre 1979; l’11 aprile 1985 al secondo grande convegno della Chiesa italiana «Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini», invitato dal cardinale Anastasio Alberto Ballestrero, arcivescovo di Torino e presidente della Cei, lancia un messaggio di pacificazione all’Italia lacerata dal terrorismo degli «anni di piombo». Il 10 dicembre 1994 apre il 7º centenario lauretano e conclude «la grande preghiera per l’Italia». Il 9-10 settembre 1995 guida il pellegrinaggio di 300 mila giovani europei per i Balcani dilaniati dalla guerra: «Chiediamo la pace. Pace significa costruire una grande casa europea». Sofferente, torna il 5 settembre 2004 per il pellegrinaggio di 300 mila dell’Azione Cattolica e proclama beati: l’ingegnere riminese Alberto Marvelli, grande ammiratore del beato torinese Pier Giorgio Frassati; la sarda Pina Suriano; il sacerdote spagnolo Pietro Tarrés y Claret. Il 15 agosto 2004 prega alla grotta di Massabielle a Lourdes, è l’ultimo dei 104 viaggi internazionali; il 5 settembre 2004 va a salutare la Madonna di Loreto, ultimo dei 146 viaggi italiani. Il 2 aprile 2005 Wojtyla muore.

Benedetto XVI – Il 1°- 2 settembre 2007 lancia messaggi forti ai 400 mila dell’«Agorà dei giovani»: «Andate controcorrente. Cercate il bene e non il successo. La droga non allarga ma distrugge la vita. La fede non propone un insieme di divieti ma un cammino gioioso. Nessuno si senta marginale, nessuna vita è senza importanza e senza senso». Denuncia «i grandi centri del potere economico e politico e le grandi burocrazie che escludono chi si trova nelle periferie. La società ha bisogno di solidarietà, legalità, creatività, fede, speranza, amore, giustizia, legalità». Alla Concelebrazione partecipano 200 tra cardinali e vescovi, 2-3 mila sacerdoti e 500 mila giovani: «Non siate conformisti ma alternativi, non ascoltate le voci interessate e suadenti che propagandano modelli di vita improntati all’arroganza e alla violenza, alla prepotenza e al successo, all’apparire e all’avere, a scapito dell’essere».

Papa Francesco – Il 25 marzo 2019, solennità dell’Annunciazione del Signore, da Loreto promulga «Christus vivit, Cristo vive» l’esortazione apostolica che riassume e rilancia il Sinodo «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale» (Roma, 3-28 ottobre 2018). Bergoglio celebra la Messa nella Santa Casa.

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