«È vigile e ha scherzato» dice il chirurgo Sergio Alfieri su Papa Francesco, operato per tre ore al «Gemelli» di Roma nel pomeriggio di mercoledì 7 giugno 2023. «La degenza sarà di 5-7 giorni. Tenete presente che abbiamo operato un signore di 86 anni che ha già subito quattro interventi chirurgici ed è stato ricoverato per un’infezione polmonare. Adotteremo tutte le cautele». Confermata la sospensione di incontri e udienze fino al 18 giugno: dopo tale data, «per ora resta tutto in piedi» dice il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni. In agosto son in agenda due viaggi internazionali: a Lisbona (e Fatima) per la Giornata mondiale della gioventù (2-6 agosto); in Mongolia dal 31 agosto al 4 settembre.
«Il Papa non ha e non ha mai avuto – conferma Alfieri – nessun problema con l’anestesia e potrà fare una vita normale» dice il chirurgo: «Lavoro da molti anni in questa struttura voglio ringraziare gli infermieri, gli strumentisti, i portantini e tutti coloro che mettono in moto la macchina. Appena sveglio mi ha chiesto quando facciamo la terza operazione». Afferma il bollettino medico. «È stato sottoposto all’intervento programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Tale laparocele causava da alcuni mesi una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente. Nell’intervento sono state riscontrate tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate e il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia. Si sono liberate le aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica. L’intervento e l’anestesia si sono svolte senza complicazioni. Il Papa ha reagito bene».
Alfieri è il professionista che lo ha operato nel luglio 2021 per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Finora ha condotto più di 9 mila interventi e proviene dalla scuola dei chirurghi che hanno curato i Pontefici. Il Papa è ricoverato al Centro di medicina dell’invecchiamento (CeMi), una struttura geriatrica dove martedì 6 giugno era stato visitato.
Per volontà del Pontefice si svolgerà sabato 10 giugno in piazza San Pietro l’incontro mondiale sulla «Fraternità umana» dal titolo «Not alone» («Gioco da tavolo di carte» lo definisce Google), promosso dalla fondazione Fratelli tutti, in collaborazione con la basilica di San Pietro, il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano e il dicastero per la Comunicazione.
«Non avere paura, noi siamo con te»: i piccoli pazienti dell’ospedale vaticano «Bambino Gesù incoraggiano» con un disegno: si vede il Pontefice ricoverato e l’incoraggiamento che arriva da Giorgio, Mia, Samuel e Chiara.
Rispondendo ai giornalisti il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha detto: «Lo seguiamo con il nostro affetto e la nostra preghiera, sperando che tutto possa risolversi al più presto e che lui ritorni all’esercizio del suo ministero. Non saprei cosa dire perché non ho elementi per dire né in un senso né nell’altro». Il cardinale Matteo Maria Zuppi e la missione in Ucraina: «La missione dimostra che Papa Francesco non si arrende. Il Pontefice ha voluto questa missione proprio perché non vuole arrendersi e cercare tutto ciò che può favorire il percorso di pace». Gli chiedono se ha in cantiere un incontro con il patriarca ortodosso russo Kirill e il presidente della Cei risponde: «Dobbiamo vedere in futuro, appena torna il Papa dall’ospedale».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a Parigi, ha rivolto al Papa «i miei migliori auguri. Il popolo italiano tutto le è vicino con sentimenti di affetto e solidarietà, che faccio pienamente miei. Ella può contare, oltre che sulle preghiere dei fedeli cattolici, sul partecipe pensiero di innumerevoli persone, credenti e non credenti. Rinnovo il più sincero augurio di una serena convalescenza e di pronto e completo ristabilimento».
Bergoglio, nel luglio del 2021, fu ricoverato al Policlinico Gemelli, per un intervento al colon. Alloggiò nell’appartamento riservato ai pontefici che hanno bisogno di cure. Il Pontefice ritornò in Vaticano all’esito della Tac negativa che escluse qualunque tipo di complicanza post-operatoria, dopo una degenza di 10 giorni, dal 4 luglio al 14 luglio. Inizialmente era previsto un ricovero di una settimana, ma poi per un breve episodio febbrile la degenza si protrasse. Il Pontefice, pallido e un po’ smagrito, con voce roca e flebile, recitò l’Angelus domenica 11 luglio 2021 dal balconcino al decimo piano del Policlinico universitario.