Anche i «cittadini invisibili» possono accedere al centro vaccinale di corso Trapani 91/b, aperto a tutti ma in modo particolare agli stranieri senza tessera sanitaria, ai senza fissa dimora e a quanti altri vivono ai margini della società, talvolta senza documenti. Regolari o irregolari, qui non importa: l’obiettivo è vaccinare tutti, difendere tutti dalla malattia. Con questa importante finalità l’Ospedale Koelliker, il Gruppo Abele e l’associazione commercianti Ascom hanno unito le forze creando l’hub da 400 vaccini al giorno.
Siamo nella sede del Gruppo Abele, la «Fabbrica delle E». L’opera di don Luigi Ciotti ha messo a disposizione dei medici e degli infermieri il grande salone centrale, quello che solitamente si utilizza per le manifestazioni pubbliche; il Koelliker sta inviando il personale sanitario e amministrativo; l’Ascom contribuisce alla logistica, che fino al prossimo 30 settembre garantirà l’apertura quotidiana del Centro.
Mancava una struttura vaccinale dedicata agli «invisibili». Ora che esiste (l’Asl l’ha autorizzata il 15 luglio), le comunità etniche e le associazioni impegnate nel mondo dei migranti stanno cominciando a segnalare i casi da vaccinare: una lista che in pochi giorni ha superato i 300 nominativi. Per cercare di raggiungere tutti, per andare a cercare quelli che vivono senza contatti con la società, il Centro di corso Trapani lavora in stretta collaborazione con le associazioni «Camminare insieme» e «Rainbow for Africa», forti di una lunga esperienza nell’assistenza e nella cura delle categorie emarginate.
Chi è privo di tessera sanitaria, ma è in possesso dei tesserini rilasciati provvisoriamente dall’Asl ai cittadini Ue senza residenza in Italia (tesserino Eni) o ai cittadini extra Ue (tesserino Stp) può presentarsi direttamente al Centro di corso Trapani e prenotare la vaccinazione. Lo stesso può fare chi non possiede alcun tesserino: può presentarsi con nome, cognome, data e luogo di nascita. L’accoglienza nell’hub è garantita dai volontari delle associazioni Abio, Avo e Unitalsi.
Forte l’impegno dell’Ospedale Koelliker, che sta facendo ruotare nell’hub di corso Trapani una quarantina di medici. «Il nostro personale – sottolinea Paola Malvasio, direttore sanitario – ha aderito con grande spirito di collaborazione, grazie a loro saremo in grado di vaccinare più di 2000 persone ogni settimana».
Molto forte è anche il coinvolgimento del Gruppo Abele, che ha messo a disposizione la sua sede «per offrire un servizio alla città – osserva don Ciotti – con un occhio di riguardo per le persone fragili, ai margini o emarginate. È unendo le forze nel segno del bene comune che possiamo costruire un futuro diverso, una società della salute, della giustizia sociale e della dignità».