La fondazione Donat-Cattin riporta alla luce il settimanale “Sette Giorni”

Ricerca – La biblioteca della Fondazione Carlo Donat-Cattin, che ha sede presso il Polo del ‘900 a Torino, ha realizzato un’attività di studio sul settimanale politico culturale, edito dal 1967 al 1974, “Sette Giorni”

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Nell’ambito del processo di valorizzazione del suo patrimonio documentale la biblioteca della Fondazione Carlo Donat-Cattin, che ha sede presso il Polo del ‘900 in via del Carmine 14 a Torino, ha realizzato un’attività di ricerca e studio per la valorizzazione del settimanale politico culturale edito tra la fine degli anni sessanta e i primi anni Settanta “Sette Giorni” di cui è in possesso nel suo archivio.

“Settegiorni in Italia e nel mondo” è il titolo della ricerca che si è svolta nel periodo settembre 2018 – giugno 2019. Dal 2010 la Biblioteca della Fondazione Donat-Cattin aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale e dal 2016 opera nel Polo bibliografico della ricerca dell’Università di Torino (codice SBN UTO/D0 – codice Anagrafe Biblioteche TO0843)

La rivista settimanale Settegiorni, fondata da Carlo Donat-Cattin, nasce nel giugno 1967 a Roma e sarà pubblicata in 366 numeri fino al luglio 1974. È stata la rivista che più di ogni altra ha accompagnato una generazione di giovani cattolici lungo quasi un decennio di forti tensioni e cambiamenti.

Intento del progetto è operare lo spoglio catalografico nel Servizio bibliotecario nazionale degli articoli che autori di spicco dell’epoca hanno scritto per la rivista.

Questo progetto inoltre si inserisce nel lavoro culturale e storico della Fondazione, nata per diffondere un filone di pensiero, quello cristiano sociale, che ebbe in Carlo Donat-Cattin un punto di riferimento autorevole e carismatico.

Attraverso la rilettura della storia e dell’esperienza sulle pagine di Settegiorni sarà possibile cogliere le idee per le quali Carlo Donat-Cattin ha sempre lottato, idee che hanno segnato la storia nazionale, con significativi riflessi sul dibattito europeo e sulla contemporaneità e che oggi, libere dai condizionamenti del passato, potrebbero ancora una volta essere principi di ispirazione, trovando nuovo senso e nuovi interpreti.

Analizzare l’attività, le tematiche, l’impegno politico-culturale di Settegiorni  significa anche ripercorrere otto anni di storia politica italiana in un periodo cruciale dell’Italia repubblicana, per farne partecipe la comunità, perché la conoscenza e la memoria storica costituiscono il momento primo di ogni azione di tutela.

La Fondazione Donat-Cattin si inserisce nel fitto tessuto di Istituti culturali presenti sul territorio e con essi collabora nella promozione di eventi volti alla divulgazione e valorizzazione dei propri patrimoni documentali.  È partner del Polo del ‘900, il centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. Attualmente i partners sono 19. È membro del CoBis (Coordinamento delle Biblioteche speciali e specialistiche) fin dalla sua costituzione nel 2008, la cui finalità è promuovere una rete tra le differenti realtà documentarie presenti nella provincia di Torino a vantaggio di un migliore servizio per le istituzioni ed il pubblico a livello cittadino, regionale e nazionale. Attualmente aderiscono al CoBiS 62 Biblioteche.

La Fondazione Donat-Cattin intende proseguire e potenziare la sua venticinquennale attività di conservazione, inventariazione, studio e valorizzazione del patrimonio documentale afferente alla cultura politica e sociale piemontese e nazionale di area cristiano-cattolica del Novecento, e alle sue figure più eminenti, in coerenza con il “Programma di attività in materia di promozione dei beni e delle attività culturali 2018-2020” (DGR 23-7009/2018), con specifico riferimento alle raccolte di personalità eminenti, movimenti, sindacati e partiti e con la missione di promuovere e interpretare la memoria con uno sguardo che pur partendo da lontano si è soffermato con lungimiranza sugli anni del Novecento e della contemporaneità e che, partendo dall’ambito regionale, vuole illustrarne i sostanziali riflessi sulla storia nazionale.

 

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