La Gmg a Villa Sassi, giovani: “siate slancio per la Chiesa”

Torino – C’è un cedro del Libano nel parco di Villa Sassi sulla collina torinese. Qui sabato 13 aprile la Diocesi di Torino ha celebrato la Giornata della Gioventù alla vigilia della Domenica delle Palme. L’Arcivescovo Nosiglia ha consegnato ai giovani un’edizione speciale dell’Esortazione di Papa Francesco “Christus vivit”. Servizio di Stefano Di Lullo – Gallery fotografica di Andrea Pellegrini 

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I giovani abbracciati in silenzio e in preghiera al buio davanti ad un cedro del Libano di oltre 450 anni. Ai propri piedi la città con le tante periferie giovanili dove portare un segno di speranza e riscatto che parte dalla gioia del Vangelo.

È lo scatto lasciato impresso dalla Gmg Diocesana, organizzata dalla Pastorale giovanile, che nella serata di sabato 13 aprile, alla vigilia della Domenica delle Palme, ha radunato oltre 600 giovani a Villa Sassi ai piedi della collina torinese.

«Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38) è stato il tema di riflessione indicato dal Papa per la Gmg 2019 che ha puntato a mostrare la dimensione umana della vocazione attraverso i «segni» della casa e del silenzio.

Dopo la cena ecco la festa dei giovani che hanno animato la serata con i balli latino-americani di Panama, in ricordo della Giornata mondiale dello scorso gennaio, e con la musica dal vivo a cura dell’«Abramo’s Band – Christian Rock Band» di Vicenza, che promuove attività di evangelizzazione di strada anche nelle periferie torinesi. I ragazzi si sono poi riuniti nella sala centrale della casa di Villa Sassi per un percorso di meditazione grazie alla rappresentazione recitata di testi tratti dal romanzo di Erri De Luca «In nome della Madre». «Scene», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile, «che hanno mostrato gli aspetti umani della vita di Maria e Giuseppe che hanno risposto nella loro quotidianità alla chiamata del Signore».

«Maria si è messa in gioco come una vera influencer», ha detto l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia nella Veglia di preghiera che ha presieduto insieme a diversi sacerdoti e diaconi, «è stata capace di custodire la speranza, andando oltre i compromessi». L’Arcivescovo ha poi invitato i giovani a guardare all’esempio dei coetanei della nostra terra che il Papa ha citato nell’Esortazione post-sinodale «Christus Vivit», san Domenico Savio, il beato Pier Giorgio Frassati e la beata Chiara Luce Badano: «hanno saputo osare mettendo la gioia di fronte a tutte le difficoltà, anche le più gravi e drammatiche come la malattia».

«Puntate in alto», ha esortato Nosiglia, «la Chiesa attende da voi un aiuto per scuotersi dal torpore e dalla rassegnazione. Aiutate la nostra Chiesa torinese a farsi luce del mondo condividendo le periferie esistenziali negli ambienti di studio, di lavoro, del tempo libero e sulla strada, soprattutto. Siete chiamati a dare slancio alle vostre comunità!».

Mons. Nosiglia ha poi consegnato alla gioventù un’edizione speciale, da lui firmata, dell’Esortazione apostolica di Papa Francesco «Christus Vivit». «Nel percorso di rinnovamento della Pastorale giovanile», ha concluso Nosiglia, «iniziato con il Sinodo diocesano dei Giovani nel 2012 le parole del Papa rilanciano il nostro cammino e orientano le scelte che dovremo compiere insieme».

La Veglia è poi proseguita con l’Adorazione eucaristica, la possibilità delle confessioni e la meditazione silenziosa di fronte al cedro secolare illuminato nel parco di Villa Sassi.

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