Inizia oggi, lunedì 4 novembre, al Senato, il percorso parlamentare della legge di Bilancio, a oltre due settimane dal primo via libera «salvo intese» arrivato in Consiglio dei ministri. Una manovra da 30 miliardi di euro, con un intervento da 23 miliardi per bloccare l’aumento dell’Iva e un ricorso al deficit per 16 miliardi che agita la maggioranza.
Tra le misure previste il bonus bebè, il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, la riforma di Imu e Tasi (a parità di gettito, quindi senza aumento delle aliquote), incentivi per utilizzo di carte di credito e bancomat, bonus facciate per gli interventi edilizi, bonus cultura per i giovani che compiranno 18 anni nel 2020 e un bonus per le scuole che si abbonano a quotidiani e periodici. In manovra anche un Programma nazionale per la rinascita urbana con interventi di riqualificazione dell’edilizia residenziale sociale per rigenerare il tessuto socio-economico delle nostre città, senza consumo di nuovo suolo, e l’introduzione della norma per il congelamento di 1 miliardo nel 2020 per garantire la tenuta dei conti pubblici.
Polemiche invece sui due miliardi di microtasse inseriti in manovra, tra plastic tax, sugar tax e auto aziendali. Quella sulla plastica in particolare, che vale un miliardo, fa molto discutere. Dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: «Occorre modularla bene e sono pronto a confrontarmi con gli operatori del settore». Nessuna apertura invece sullo slittamento del taglio del cuneo fiscale: «È un pilastro della manovra».