Lavoro significa anche diventare cittadini d’Europa

Liceo Madre Mazzarello – L’Istituto torinese ha partecipato, quest’anno per la prima volta, al Parlamento Europeo Giovani, uno dei 40 Comitati nazionali che compongono l’European Youth Parliament (EYP)

1011

Il Liceo Madre Mazzarello di Torino ha partecipato, quest’anno per la prima volta, al Parlamento Europeo Giovani, uno dei 40 Comitati nazionali che compongono l’ European Youth Parliament (EYP). Si tratta di un’associazione internazionale che coordina i 40 Comitati nazionali che la compongono e che lavorano per la promozione dei valori del rispetto, del confronto e dell’autonomia di pensiero: in sintesi per educare cittadini attivi. L’aspetto più entusiasmante è, però, che si tratta di «una associazione di giovani per i giovani».

A ottobre si è formato il nostro gruppo di dibattito, guidato da un alunno di quinta, Samuele Capello, che già aveva vissuto esperienze internazionali. Lavorando con la metodologia della peer education, i ragazzi hanno elaborato la loro risoluzione sul tema, decisamente impegnativo, dell’impatto della robotica e dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro e su che cosa dovrebbe fare l’Unione Europea per facilitare la transizione all’Industria 4.0 e assicurare una coesistenza sostenibile fra uomini e robot.

La risoluzione ha superato la preselezione e, in primavera, la nostra delegazione torinese, piena di entusiasmo e guidata dal prof. Michele Balsamo, è partita per Milano per partecipare alla selezione nazionale: sono state cinque intense giornate di simulazione delle attività del Parlamento Europeo, in cui studenti di tutta Italia hanno vestito i panni dei delegati e hanno dibattuto, rigorosamente in lingua inglese, su argomenti di grande attualità.

A scuola ormai conclusa è arrivata la notizia che l’alunna del Liceo scientifico Mazzarello Anna Rossi, essendosi distinta per le sue capacità di dibattito durante la sessione di Milano 2018, è stata selezionata per l’evento «Luzern 2018 – 22nd National Selection Conference of EYP Switzerland», dove avrà l’onore di rappresentare il Comitato nazionale Italiano nel panorama europeo. Così Anna si esprime circa la sua esperienza: «Per me EYP ha significato sfida. Sfida con me stessa, non con gli altri. Eyp è mettersi in gioco, provare a diventare una persona diversa, capace di accogliere punti di vista nuovi, di valorizzare ogni diversità, e senza timore di sperimentare, di cimentarsi in cose mai fatte prima. È un’esperienza arricchente, che insegna a conoscere se stessi e a confrontarsi con gli altri».

Roberta Strocchio

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome