Maserati Grugliasco, quasi tutti i dipendenti in cassa integrazione

Da aprile per sei mesi – La direzione della Maserati di Grugliasco ha comunicato l’avvio del contratto di solidarietà per sei mesi a quasi tutti i lavoratori: 1.582 su 1683. Per la Fiom situazione allarmante. Fim-Uilm: “in questo modo si attenuta l’impatto economico sulle famiglie dei lavoratori”

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Maserati di Grugliasco

La direzione della Maserati di Grugliasco ha comunicato a sindacati e rappresentanti dei lavoratori l’avvio del contratto di solidarietà per sei mesi, a partire da aprile, per quasi tutti i dipendenti, 1.582 su 1.683 totali: la riduzione media massima dell’orario di lavoro sarà del 59%. L’esubero dichiarato è di 933 lavoratori. Lo rendono noto gli stessi sindacati.

“Il contratto di solidarietà”, spiegano, “subentra alla cassa integrazione ordinaria, ormai usata strutturalmente alla Maserati: nel 2017 i giorni di cassa integrazione sono stati 62 (su 220 lavorabili) e nel 2018 si è arrivati già a 30 giorni su 63 lavorabili (con quella già comunicata per fine marzo”.

Per la Fiom situazione più che allarmante. “Dopo la Carrozzeria di Mirafiori adesso tocca anche alla Maserati di Grugliasco”, afferma Federico Bellono, segretario generale della Fiom di Torino, “non è certo un buon segno in quanto l’azienda ha la certezza che l’uso degli ammortizzatori non è destinato a cessare”.

Per Film-Uilm invece in questo modo viene attenuato l’impatto economico sulle famiglie. “Il cambio di ammortizzatore sociale”, affermano le segreterie di Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcf-r, “ci consente un utilizzo maggiormente cautelativo dello strumento ed un più attento monitoraggio degli andamenti del sito produttivo, vincolando l’Azienda a momenti di confronto e verifica dell’andamento. La strada fin qui percorsa, attraverso gli accordi sottoscritti, ha consentito di attenuare l’impatto economico sociale sui lavoratori e sulle loro famiglie. Consideriamo questo accordo un traghettamento all’appuntamento del
prossimo giugno, in cui si conosceranno i dettagli del piano industriale del
Gruppo Fca con i tanto attesi positivi sviluppi futuri”.

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