Mondo Juve raddoppia. Ma il territorio chiede lavoro “vero”

Hanno preso il via i lavori che duplicheranno la shopville al confine tra Nichelino e Vinovo, in strada Debouchè. Don Sivera, parroco a Nichelino: “l’immenso centro commerciale non è la risposta alle reali necessità di sviluppo dell’area che soffre per la crisi occupazionale”

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Mondo Juve

Non bastavano i 40 mila metri quadri di centro commerciale inaugurato lo scorso settembre al confine fra Nichelino e Vinovo in strada Debouchè. Il 17 aprile è stata posata la prima pietra del cantiere che entro il 2020 porterà al raddoppio di Mondo Juve: sarà la più grande shopville del Piemonte, fra le più estese d’Italia e d’Europa.

È l’ultima tappa di un’opera iniziata 18 anni fa quando l’area (ex ippodromo) venne acquistata dalla Juventus, che ne fece il suo centro di allenamento ufficiale (quindi campi, sale stampa e servizi annessi), con la prospettiva di aprire anche un grosso centro commerciale. Questo rimase per anni lettera morta, finché il Gruppo Gilardi, che sta realizzando l’infrastruttura, acquisì i terreni e nell’ottobre 2012 annunciò l’avvio dell’opera: lo scorso settembre, dopo tre anni di ritardo, è stato inaugurato il primo lotto.

La seconda parte, il Retail Park, sorgerà nel Comune di Vinovo su una superficie di 30 mila metri quadri su 4 edifici dove troveranno posto negozi, ristoranti, grandi catene di distribuzione e un’area dedicata all’intrattenimento.

Un’opera maestosa che, con una superficie complessiva a progetto ultimato di 80 mila metri quadrati, si posiziona nella Cintura Sud di Torino su un territorio che fra Vinovo e Nichelino porta evidenti i segni della crisi economica nel periodo post-industriale. Proprio dietro l’area di Mondo Juve si trova il degrado dello stabilimento «Viberti» di Nichelino, che per questa zona rimane il simbolo di un’era che non c’è più che tra gli anni Sessanta e Novanta diede lavoro a migliaia di famiglie contribuendo alla crescita della città operaia. Tutta l’area industriale nichelinese oggi è in condizione di abbandono, pochi gli stabilimenti rimasti. I dati sulla produzione sono allarmanti.

Per don Gian Franco Sivera, parroco della Madonna della Fiducia e San Damiano a Nichelino, «il centro commerciale e il suo progetto non tengono in alcun modo conto delle reali necessità di sviluppo del territorio ancora sofferente per la crisi economica e del lavoro. Occorre creare opportunità lavorative che offrano una prospettiva concreta di rilancio per l’area della Cintura Sud. Dal punto di vista occupazionale, come avvenuto negli ultimi mesi, c’è il rischio che i nuovi posti di lavoro annunciati inneschino meccanismi che generano solo illusione, precarietà e un senso di frustrazione fra la popolazione. Si tratta, infatti, di contratti a termine, molti di 30 giorni, che pongono davanti ulteriori prospettive di instabilità».

Il parroco nichelinese, insieme a diversi parrocchiani, ci riferisce «che in settimana la shopville è deserta, solo nei week-end si registra un aumento delle presenze di clienti. Anche il servizio di navetta messo a disposizione da Mondo Juve è poco utilizzato dai cittadini».

In linea con il lavoro dell’Agorà del Sociale promossa dall’Arcivescovo Nosiglia, sottolinea don Sivera, «riteniamo che la strada più fruttuosa sia quella del dialogo fra l’amministrazione comunale, imprese, associazioni, cittadini, giovani, lavoratori per strutturare e offrire possibilità di ripresa reale sul territorio a servizio del bene comune».

«Sono numerosi i piccoli commercianti», spiega il sacerdote, «che hanno dovuto chiudere i battenti, molti sono preoccupati delle conseguenze che il nuovo ampliamento porterà sulla propria attività già messa a dura prova dalla crisi, per non parlare dei coltivatori dell’area agricola limitrofa a Mondo Juve a cui è stata tolta la possibilità di rilancio della propria attività».

«La posa della pietra del Retail park», commentano i sindaci di Nichelino e Vinovo Giampiero Tolardo e Gianfranco Guerrini, «segna un punto di non ritorno verso la conclusione di un’opera in cantiere da 18 anni: questo è certamente positivo. L’impatto occupazionale sicuramente porterà benefici sul territorio, pur considerando che si tratta di contratti a tempo determinato, secondo le norme di legge».

«I lavori per il completamento del progetto», afferma il primo cittadino vinovese Guerrini, «porteranno ad un miglioramento della viabilità: il traffico pesante non passerà più per Vinovo ma attraverso via Debouchè».

Per i due sindaci c’è preoccupazione sull’impatto che il nuovo ampliamento avrà sul commercio locale, in particolare sui piccoli negozi che sono già stati decimati dalla concorrenza. A Nichelino attorno allo storico Carrefour ha recentemente aperto i battenti il Centro «I Viali» oltre ad un’altra dozzina tra iper e super mercati raggiungibili in poco più di 5 minuti d’auto.

«L’amministrazione comunale continuerà a monitorare la situazione costantemente», assicura il sindaco di Nichelino Tolardo, «per evitare la chiusura di piccoli esercizi commerciali rafforzando anche il dialogo con la proprietà di Mondo Juve».

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