Morti sul lavoro ed eutanasia al centro del Consiglio Cei

27-29 settembre – La tragedia delle morti sul lavoro «continua a seminare sofferenze e lutti in ogni angolo del Paese; chiama in causa governo, istituzioni e società civile e richiede una strategia unitaria: bisogna trasformare l’indignazione in fatti concreti, in investimenti precauzionali e controlli adeguati». Lo dicono i Vescovi nella sessione autunnale del Consiglio permanente Cei

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La tragedia delle morti sul lavoro «continua a seminare sofferenze e lutti in ogni angolo del Paese; chiama in causa governo, istituzioni e società civile e richiede una strategia unitaria: bisogna trasformare l’indignazione in fatti concreti, in investimenti precauzionali e controlli adeguati. Serve un supplemento di responsabilità degli imprenditori tenuti a garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza». Lo dicono i vescovi nella sessione autunnale del Consiglio permanente Cei (27-29 settembre).

Fino ad agosto 772 morti – Allarme confermato dall’Inail: fino ad agosto 2021 i morti sono stati 772, 51 in meno rispetto agli 823 del 2020. Industria e servizi registra un segno negativo: da 721 a 646 denunce; l’agricoltura passa da 70 a 84 morti. A livello territoriale aumentano: Sud (da 165 a 211), Nord-Est (da 161 a 167); Centro (da 147 a 150); calano Nord-Ovest (da 298 a 194) e Isole (da 52 a 50). Il calo riguarda le donne (da 83 a 78) e gli uomini (da 740 a 694). Per le classi di età: 15-19 anni (+2 casi); 25-29 (+5); 40-54 (+43); 20-24 (-4); 30-39 (-12); oltre i 55 (-86).

Eutanasia – «La Chiesa continuerà ad annunciare la vita che vale la pena di essere vissuta». Per il segretario mons. Stefano Russo «è venuta fuori soprattutto la necessità di essere “pro vita”, non contro qualcuno ma a servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo. La Chiesa continuerà a essere testimone dell’attenzione nei confronti di tutte le persone, contro l’eutanasia e la “cultura dello scarto” di cui ha parla molto spesso Papa Francesco».

Cammino sinodale – «Il cammino sinodale delle diocesi è stato il principale obiettivo dell’incontro». Approvati due documenti: un messaggio a presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati e operatori pastorali; una lettera alle donne e agli uomini di buona volontà. C’è la consapevolezza che «il cammino sinodale rappresenta un’opportunità da cogliere per il bene delle comunità ecclesiali e per la società». Se ne occuperà l’assemblea straordinaria Cei (Roma, 22-25 novembre 2021).

Situazione in Afghanistan – «Resta drammatica e incerta – dice il comunicato finale -. Lo sforzo delle nostre comunità per l’accoglienza e la protezione degli afghani arrivati con i numerosi ponti aerei è esemplare. La Chiesa si augura che la stessa sollecitudine abbracci gli afgani che si metteranno in cammino per raggiungere l’Europa». Ogni respingimento «negherebbe un diritto fondamentale del popolo afgano, che scappa da guerra e violenza. L’auspicio è che il diritto alla protezione internazionale sia tutelato per gli afghani e per gli uomini e le donne in fuga da 70 Paesi, che arrivano via terra e via mare in Italia e in Europa».

Rinnovo delle Commissioni episcopali – Per il quinquennio 2021-2026; di ciascuna commissione fa parte un vescovo emerito. Vengono indicati i presidenti e i membri piemontesi. Commissione per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi: Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, presidente; Cristiano Bodo, Saluzzo. Per la liturgia: Gianmarco Busca, Mantova, presidente; Gianni Sacchi, Casale Monferrato. Servizio della carità e la salute: Carlo Roberto Maria Redaelli, Gorizia, presidente; Clero e vita consacrata: Paolo Martinelli, ausiliare di Milano, presidente. Laicato: Angelo Spinillo, Aversa, presidente. Famiglia, giovani e vita: Paolo Giuliatti, Lucca, presidente. Evangelizzazione dei popoli e cooperazione tra le Chiese: Giuseppe Satriano, Bari-Bitonto, presidente; Alfonso Badini Confalonieri, emerito di Susa. Ecumenismo e dialogo: Derio Olivero, Pinerolo, presidente. Educazione cattolica, scuola e università: Claudio Giuliodori, assistente Università Cattolica, presidente; Edoardo Aldo Cerrato, Ivrea; Pier Giorgio Micchiardi, emerito di Acqui. Problemi sociali e lavoro, giustizia e pace: Luigi Renna, Cerignola-Ascoli Satriano, presidente; Marco Arnolfo, Vercelli. Cultura e comunicazioni sociali: Domenico Pompili, Rieti, presidente; Migrazioni: Gian Carlo Perego, Ferrara-Comacchio, presidente; Marco Prastaro, Asti. Consiglio per gli affari giuridici: Andrea Migliavacca, San Miniato, presidente; Franco Lovignana, Aosta; Egidio Miragoli, Mondovì. Altre nomine: Franco Lovignana, Aosta, presidente Comitato per la valutazione dei progetti per beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto.

49ª Settimana sociale di Taranto Si svolge il 21-24 ottobre «Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso». Obiettivo: «Avviare una transizione ispirata dall’ecologia integrale». Partecipano 142 vescovi, 670 delegati di 218 diocesi. Previsti  approfondimento e confronto con esperti e politici; testimonianze; lavori di gruppo e proposte concrete. Messaggio del Papa; saluti del sindaco e del presidente della Regione. Testimonianze sulla situazione di Taranto, Foresta Amazzonica, Terra dei fuochi e Pianura Padana; tavola rotonda «L’orizzonte che speriamo. Ecologia integrale e Pnrr». Tra gli interventi: Mara Carfagna, ministro per il Sud; Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli); Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità; Gaël Giraud, economista gesuita; Paolo Gentiloni, commissario europeo Affari economici; Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico; Andrea Orlando, ministro del Lavoro; David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.

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