Tra i doni della Pasqua in questo 2023 ci sono anche loro: quarantaquattro nuovi cristiani giovani e adulti, che riceveranno il Battesimo, la Confermazione e la prima Eucaristia dopo il tempo del Catecumenato. Ventisette di loro saranno battezzati in cattedrale dall’Arcivescovo mons. Roberto Repole nella Veglia di sabato 8 aprile, mentre gli altri entreranno nella famiglia della Chiesa presso le parrocchie di appartenenza.
Il 26 febbraio, prima domenica di Quaresima, l’Arcivescovo li ha accolti nel rito dell’Elezione, celebrato in Duomo.
Nelle loro parrocchie hanno compiuto il percorso di preparazione, accompagnati da persone della comunità, a loro volta formate a questo importante compito dal Servizio Diocesano per il Catecumenato, diretto da Don Michele Roselli, coadiuvato da Monica Cusino e dal diacono Giorgio Agagliati.
«Siamo al servizio del territorio», sottolinea don Roselli, «per offrire a tutte le parrocchie un supporto strutturato al loro ruolo di accoglienza e inserimento dei nuovi cristiani nella vita ecclesiale. Il Servizio, creato e guidato per molti anni da don Andrea Fontana, ha maturato una lunga esperienza, che vogliamo mettere a fattor comune e migliorare costantemente proprio grazie all’interazione con i parroci e gli accompagnatori».
Il gruppo di quest’anno è composto per oltre il 60% da donne e per la grande maggioranza da persone di origine straniera (in parte con cittadinanza italiana).
«Quest’ultimo aspetto varia di anno in anno», spiega Monica Cusino, «e, pur essendoci sempre una presenza significativa di stranieri, gli italiani sono in aumento tendenziale, perché si affacciano alla vita di fede i figli di quelle famiglie che, a suo tempo, scelsero di non battezzarli da bambini».
Piuttosto ampio lo spettro di età, con una prevalenza di giovani adulti.
Diverse le storie personali che li hanno condotti al desiderio di incontrare Gesù, ma con una costante: il desiderio, appunto. Racconta Agagliati: «Può essere suscitato da un incontro, dalla testimonianza della persona amata, da una esperienza di comunità o di oratorio, dalla consapevolezza di essere stati accuditi e sostenuti dall’amore di Dio in momenti delicati o difficili dell’esistenza, dalla ricerca di risposte ragionevoli e affidabili alle domande sul senso della vita».
Nel cammino di preparazione, che si articola su due anni, è cruciale il ruolo degli accompagnatori: singoli o coppie, che ricevono dai loro parroci questa proposta di servizio. Il Servizio per il Catecumenato offre loro una formazione specifica, in gruppo e individuale, ed è punto di riferimento durante il percorso per una verifica periodica e per il supporto in situazioni particolari. Il loro ruolo, aggiunge la Cusino, «richiede una particolare sensibilità, l’uso di nuovi metodi e strumenti per trasmettere la fede in termini comprensibili e significativi e soprattutto la capacità di aver cura della persona nelle varie dimensioni in cui si sviluppa l’esperienza cristiana».
L’offerta formativa «prende le mosse dal Primo annuncio, perché oggi più che mai è di questo che c’è bisogno, e non solo con i futuri nuovi cristiani, ma anche con tanti battezzati che desiderano riscoprire il senso della fede in Cristo», conclude don Roselli, «accanto a questo, offriamo una ‘cassetta degli attrezzi’ composta da spunti metodologici, tecniche di comunicazione, approfondimenti della Parola di Dio. E un ascolto personalizzato degli accompagnatori e dei catecumeni».
Obiettivo del Servizio è anche completare la rete di accompagnatori disponibili sul territorio diocesano, che si formino ancor prima di ricevere una richiesta di accompagnamento e siano così pronti quando l’esigenza si manifesta. Le disponibilità possono essere segnalate alla Segreteria del Catecumenato, tramite i contatti presenti sul sito internet della diocesi.
Servizio diocesano per il Catecumenato