Prepararsi a scelte formative, professionali e di vita consapevoli partendo dalle proprie potenzialità ed anche dai propri sogni. Soprattutto prepararsi con positività al mondo del lavoro che non deve essere visto come una meta irraggiungibile, un «nodo irrisolto» per la propria vita.
È questo l’obiettivo dei «Job Party» organizzati l’11 e il 16 luglio dal progetto «Policoro» della Conferenza episcopale italiana presente nella Diocesi di Torino e dal progetto «Wip» (Work in progress) promosso dall’Ufficio diocesano di Pastorale del Lavoro in sinergia con diverse associazioni ecclesiali, tra cui la Gioc, e aziende del Torinese.
Un piano la cui prima edizione nacque nel 2015 grazie al «regalo» di Papa Francesco alla città in occasione della sua visita del 21 e 22 giugno, frutto delle offerte dei pellegrini per l’Ostensione della Sindone. A maggio è partita la seconda edizione grazie al fondo «Articolo+1» della Compagnia di San Paolo. Si tratta di un percorso della durata di un anno rivolto a ragazzi che né studiano né lavorano (i cosiddetti neet) portato avanti in sei territori della diocesi: Piossasco, Grugliasco, Carmagnola, Nichelino e nei quartieri Vanchiglietta e Santa Rita di Torino.
«Il primo obiettivo», spiega Alessandro Svaluto Ferro, direttore della Pastorale del Lavoro, «è quello di accompagnare i ragazzi, spesso sfiduciati, alla scoperta delle proprie risorse, dei propri interessi e delle competenze trasversali che possono mettere in campo per il proprio futuro lavorativo. Il progetto prevede poi sei mesi di tirocinio in azienda dove i giovani hanno l’occasione di entrare concretamente nel mondo del lavoro».
Nel percorso c’è poi un momento di «festa del lavoro» come le serate che si sono tenute l’11 luglio presso la parrocchia San Cassiano di Grugliasco per i gruppi di Piossasco, Nichelino e Grugliasco e il 16 luglio presso la parrocchia Natale del Signore in via Boston a Torino per i gruppi di Carmagnola, Vanchiglietta e Santa Rita.
Il format delle serate è stato pensato dal progetto Policoro della Cei promosso nella diocesi di Torino in sinergia con la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Pastorale giovanile e la Caritas diocesana. Una festa che mette in contatto i ragazzi con giovani professionisti per approfondire le conoscenze rispetto ai loro ambiti di interesse. Hanno partecipato alle due serate oltre 60 ragazzi che a maggio hanno iniziato il percorso Wip. Tra loro anche un gruppo di giovani migranti accolti a Torino e seguiti da diverse associazioni ecclesiali nel percorso verso l’autonomia.
Nel corso di un apericena i giovani hanno dialogato con diversi professionisti, alcuni entrati da pochi anni nel mondo del lavoro dopo diversi percorsi formativi e professionali, altri nel cuore della carriera, altri in pensione: insegnanti di scuole primarie e secondarie, educatori, giornalisti, impiegati in azienda, dirigenti aziendali. Al centro il racconto della propria esperienza formativa e professionale che ha mostrato l’aspetto positivo del lavoro al di là delle difficoltà in cui tutti sono incorsi. Poi si è dato spazio ad informazioni tecniche sui percorsi formativi adeguati ad imparare un mestiere o a raggiungere una determinata professione. L’incontro si è concluso in festa con balli di gruppo per mostrare l’intraprendenza dei giovani che non vogliono rassegnarsi ad essere «neet».
Per informazioni: tel. 011.5156355, mail lavoro@diocesi.torino.it.