Anche a Pasqua, nell’omelia pronunciata in Cattedrale, l’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia è tornato a ricordare la piaga della disoccupazione nell’area torinese. «Anche il lavoro – ha detto – fa parte delle attese che la Pasqua aiuta a realizzare. Cristo, che ha lavorato con mani di uomo e ha sperimentato la fatica e la precarietà del lavoro, saprà accogliere ed accompagnare con la forza della sua risurrezione il cammino per uscire dal tunnel in cui molti lavoratori oggi si trovano a vivere. Anche qui il “sì” di Dio all’uomo, mediante il suo Figlio, si fa vicino e dà vigore alla fiducia di superare le presenti difficoltà e di ritrovare coraggio ed intraprendenza grazie all’impegno personale e all’azione solidale degli altri».