Pubblichiamo la dichiarazione dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia in seguito alla presentazione del nuovo piano per il futuro dello stabilimento ex Embraco a Riva di Chieri, presentato il 15 settembre in seguito al fallimento, lo scorso luglio, della Ventures, la società che aveva rilevato la fabbrica.
È un risultato importante, quello di ieri, per i lavoratori della ex Embraco, perché rappresenta un passo concreto verso una soluzione occupazionale e produttiva per l’azienda chierese. Il mio grazie, dunque, ai sindacati, al sottosegretario allo Sviluppo Economico, alla Sindaca di Torino, alla Regione e agli altri soggetti privati che si sono voluti coinvolgere. Un secondo motivo di apprezzamento consiste nel metodo seguito: finalmente, intorno a un problema che coinvolge l’intero territorio, si vedono riuniti insieme tutti i «protagonisti» della vita del territorio stesso.
Mi auguro ora che il progetto presentato sia fattibile e possa dare risultati concreti sia per l’economia del territorio, sia per i lavoratori coinvolti. Credo sia importante che si trovino soluzioni occupazionali dignitose per tutti i dipendenti. In questa prospettiva è indispensabile l’attiva e responsabile presenza del Ministero, che dovrà accompagnare il processo di ripresa del lavoro e la stessa attiva partecipazione dei lavoratori.
L’attuale svolta nella vicenda dell’ex Embraco è arrivata dopo anni di lotte, sofferenze, preoccupazioni in cui si sono coinvolti lavoratori con le loro famiglie, enti locali, istituzioni; e dove anche la Chiesa ha fatto la sua parte. A volte sembrava che tutto fosse risolto quando invece tutto restava in alto mare. Il mio augurio, che vuol essere anche una precisa richiesta, è che questa volta non ci siano più ripensamenti, intoppi o allungamento dei tempi, ma la volontà da parte di tutti i soggetti coinvolti a fare quello che si è deciso. È importante che, da ora in poi, si attivi una funzione di monitoraggio e verifica in itinere del piano industriale, coinvolgendo le parti sociali per garantire trasparenza e partecipazione.
Torino, 16 settembre 2020
+ Cesare NOSIGLIA, Arcivescovo di Torino