Dopo 40 giorni di stasi della diplomazia, un’intera quaresima di lutti e di devastazioni, la Francia e la Germania e pure l’Italia rimettono in fermento la ricerca della pace in Ucraina; e cercano spazi d’autonomia europea rispetto alla linea rigida di Stati Uniti e Gran Bretagna. Il momento di svolta è un 9 Maggio dai molteplici aspetti; i segnali di ripartenza dei tentativi di rivitalizzare il negoziato vengono da una serie di contatti in rapida successione.
Tra lunedì e martedì, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrano in video-conferenza il presidente cinese Xi Jinping e s’incontrano fisicamente a Berlino, in quella che è ormai tradizionalmente la prima visita all’estero di un presidente francese (Macron è fresco di rielezione); e il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi va a Washington, dove viene ricevuto nello Studio Ovale dal presidente Usa Joe Biden.
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