Papa Francesco, appello per il Niger

Al termine della tradizionale udienza del mercoledì, il 24 marzo, Papa Francesco ha richiamato l’attenzione sulle violenze in Niger. Ancora una volta parole di vicinanza e una invocazione alla pace.

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“Ho appreso con dolore la notizia dei recenti attacchi terroristici in Niger, che hanno provocato la morte di 137 persone. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie e per l’intera popolazione, affinché la violenza subita non faccia smarrire la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace”.

Così papa Francesco al termine dell’udienza del 24 marzo. Parole di vicinanza e invito alla pace per il paese africano  che  secondo le classifiche di sviluppo delle Nazioni Unite, è la nazione più povera del mondo, ed è costretta anche a lottare con gli attacchi di jihadisti arrivati dal Mali e dalla Nigeria.

Papa Francesco, alla vigilia della festa dell’Annunciazione ha dedicato la catechesi alla preghiera «in comunione con Maria».

Nelle parole di Francesco l’invito a confidare nella preghiera di intercessione della Vergine, ma soprattutto nella sua vicinanza anche nei momenti drammatici della sofferenza e della morte.

“Maria è sempre presente al capezzale dei suoi figli che partono da questo mondo. Se qualcuno si ritrova solo e abbandonato, ella è Madre, è lì vicino, come era accanto al suo Figlio quando tutti l’avevano abbandonato. Maria è stata ed è presente nei giorni di pandemia, vicino alle persone che purtroppo hanno concluso il loro cammino terreno in una condizione di isolamento, senza il conforto della vicinanza dei loro cari. Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna”.

“Le preghiere rivolte a lei”, ha proseguito Francesco, “non sono vane. Donna del “sì”, che ha accolto con prontezza l’invito dell’Angelo, risponde pure alle nostre suppliche, ascolta le nostre voci, anche quelle che rimangono chiuse nel cuore, che non hanno la forza di uscire ma che Dio conosce meglio di noi stessi. Le ascolta come Madre. Come e più di ogni buona madre, Maria ci difende nei pericoli, si preoccupa per noi, anche quando noi siamo presi dalle nostre cose e perdiamo il senso del cammino, e mettiamo in pericolo non solo la nostra salute ma la nostra salvezza. Maria è lì, a pregare per noi, a pregare per chi non prega. A pregare con noi. Perché? Perché lei è la nostra Madre”.

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