Papa Francesco, la preghiera dei giusti vince il male

Vaticano – Nella tradizionale udienza del mercoledì l’invito di Papa Francesco a reagire con la preghiera “all’onda di male” e a insegnare ai piccoli a pregare

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Contro il dilagare del male e dell’odio, il bene della preghiera. Una preghiera che entra anche con i piccoli gesti imparati da bambini, come il segno della croce, nel cuore dell’uomo lasciandovi il segno. Questo il cuore della catechesi del 27 maggio, dedicata “alla preghiera dei giusti”.

“Gli oranti delle prime pagine della Bibbia”, ha spiegato Papa Francesco,  sono uomini operatori di pace: infatti, la preghiera, quando è autentica, libera dagli istinti di violenza ed è uno sguardo rivolto a Dio, perché torni Lui a prendersi cura del cuore dell’uomo. Si legge nel Catechismo: «Questa qualità della preghiera è vissuta da una moltitudine di giusti in tutte le religioni» (CCC, 2569). La preghiera coltiva aiuole di rinascita in luoghi dove l’odio dell’uomo è stato capace solo di allargare il deserto. E la preghiera è potente, perché attira il potere di Dio e il potere di Dio sempre dà vita: sempre. È il Dio della vita, e fa rinascere”.

Una preghiera vitale quanto semplice, le cui basi restano… di qui l’importanza di insegnare ai bambini la preghiera, partendo dal semplice “segno della Croce”.

“La preghiera è una catena di vita, sempre: tanti uomini e donne che pregano, seminano vita. La preghiera semina vita, la piccola preghiera: per questo è tanto importante insegnare ai bambini a pregare. A me dà dolore quando trovo bambini che non sanno fare il segno della croce. Bisogna insegnare loro a fare bene il segno della croce, perché è la prima preghiera. È importante che i bambini imparino a pregare. Poi, forse, si potranno dimenticare, prendere un altro cammino; ma le prime preghiere imparate da bambino rimangono nel cuore, perché sono un seme di vita, il seme del dialogo con Dio”.

Un dialogo con Dio nella preghiera che i santi hanno vissuto intensamente con le proprie diverse sensibilità. E proprio mercoledì 27 l’annuncio di tre nuove canonizzazioni: Charles de Foucauld, padre Cesare de Bus e di Maria Domenica Mantovani.

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