Parella, appello al Comune: basta degrado nell’area della Salette”

Periferie – Si è riacceso il dibattito sulla riqualificazione della vasta area verde in via della Salette dietro corso Francia e corso Marche: al di là di progetti futuri (Palavolley o studentato in vista delle Universiadi del 2025?) i cittadini chiedono interventi urgenti contro l’abbandono

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Topi, immondizia di ogni genere e incuria continuano a lasciare nel degrado la  vasta area verde, ormai da anni abbandonata nonostante piccoli interventi di taglio dell’erba, nel quartiere torinese Parella tra via Madonna della Salette e via Sostegno dietro corso Francia e corso Marche.

Si è riacceso il dibattito sulla riqualificazione della zona dopo la notizia, diramata dal Comune, di costruire in una parte di quell’area uno studentato in vista delle Universiadi del 2025.

Un’ipotesi che spazzerebbe via per sempre l’altro mega progetto in cantiere, oggetto di un serrato dibattito negli scorsi anni, in particolare nell’estate del 2019: quello presentato dalla società «Volley Parella Torino» che prevedeva la costruzione, su una superficie di 10 mila metri quadri di proprietà del Comune (nel lotto «Salette»), di un Palazzetto dello Sport. Secondo il progetto del presidente del Volley Parella, Gianluca Facchini, e dall’architetto Claudio Malacrino l’opera comprendeva la realizzazione di tre palestre, unibili in un grande Pala Volley, un centro medico sportivo, una sala conferenze, un ristorante e un bar oltre a  campi da beach volley e una piscina nello spazio esterno.

L’amministrazione Appendino, nella persona dell’allora assessore all’Urbanistica e vicesindaco Guido Montanari, aveva manifestato interesse ad accogliere il piano bloccato poi dall’arrivo della pandemia.

Dopo oltre un anno e mezzo di silenzio la Città ha individuato lì il sito candidato ad ospitare l’ostello che sarà poi gestito da Edisu (Ente per il diritto allo studio universitario) per le Universiadi, oltre a laboratori del Politecnico.

Il progetto prevede l’edificazione di 2.500 metri quadri su 11 mila (circa il 20% dell’area verde) con 500 posti letto, aule studio, due palestre, oltre ad un parco.

La notizia ha subito diviso i residenti che più che opere in muratura chiedono semplicemente la manutenzione e la cura del verde, ingredienti essenziali per allontanare il degrado.

Un secco no allo studentato è arrivato dal Comitato «Salviamo i prati» che già si erano opposti al progetto del PalaVolley proponendo la creazione di un bosco urbano con punti di aggregazione per anziani e famiglie, in grado di abbattere i livelli di Co2: «non ci opponiamo a nuovi servizi di cui il quartiere ha certamente bisogno», sottolinea Roberto Accornero del Comitato, «ma chiediamo di insediare l’ostello o nuove strutture nelle aree industriali dismesse della zona, come il complesso della Alenia, perché non è più possibile consumare neanche un centimetro quadro di suolo».

Il Comitato Parella Sud-Ovest non si oppone a priori all’opera ma rivolge un forte appello al Comune affinchè metta fra le proprie priorità la manutenzione di tutti i lotti: Salette, Levi, Cattaneo e quelli abusivi.

«Recentemente», sottolinea Lorenzo Paparo, referente del Comitato, «la Città ha effettuato alcuni interventi di pulizia mostrando come già solo questo è un primo passo per tenere l’area in ordine allontanando i fenomeni di prostituzione, abbandono di rifiuti ingombranti, spaccio di droga e vandalismo. Tutti i lotti sono di proprietà del Comune ed è quindi il Comune che deve farsene carico». «Questa zona», prosegue Paparo, non ha bisogno di uno studentato, preferivamo il progetto del Palazzetto dello Sport che avrebbe creato un centro di aggregazione in particolare per i giovani qui residenti, di cui c’è urgenza». Sono carenti i luoghi per ragazzi e giovani, uno dei pochi è l’oratorio Santa Maria Goretti in via Actis che dal 14 giugno inizierà l’estate ragazzi.

I comitati della Circoscrizione 4, Parella Sud-Ovest, Campidoglio-San Donato Parella e Martinetto San Donato, hanno chiesto  all’amministrazione comunale garanzie sulla sostenibilità economica della struttura anche dopo le Universiadi del 2025 oltre alla riqualificazione di tutti i 22 mila metri quadri di verde con l’installazione di almeno 3 piastre sportive ad accesso gratuito per tutti, un parco con area giochi per bambini, aree aggregative a disposizione dei cittadini, spazi palestra al coperto ad accesso convenzionato per i vicini istituti scolastici e le associazioni del territorio e un’area cani».

La superficie si trova alle spalle degli Istituti scolastici Carlo Levi e Carlo Cattaneo e di fronte alla palazzina «La Salette», di proprietà dei Missionari della Salette, che ospita i migranti attraverso il progetto coordinato dalla Diocesi di Torino in sinergia con diversi soggetti fra cui il Comitato Solidarietà rifugiati e migranti, i Centri sociali e la cooperativa Orso. Un progetto che era iniziato a partire da un’occupazione e che è diventato snodo di accoglienza e integrazione.

Lunedì 7 giugno la questione è approdata in Consiglio comunale che ha approvato una mozione, firmata dai consiglieri Damiano Carretto (Movimento 4 ottobre) e Daniela Albano (Movimento 5 Stelle), che ha chiesto di lasciare l’area verde libera e fruibile dai cittadini senza nuovi processi di cementificazione e consumo di suolo.

«Il rischio», ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Antonio Iaria, «è di rallentare il progetto per le Universiadi che ha pochissimo tempo per essere attuato. Nel lotto Salette la residenza occuperebbe 2.500 metri quadri sugli undicimila complessivi. Non si può dire, infine, che questa amministrazione abbia fatto poco in relazione al recupero di suolo: a Pozzo Strada, per esempio, abbiamo già recuperato oltre 10 mila metri quadrati di terreno per il verde».

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