Parella è divisa sul futuro della vasta area verde ormai da anni abbandonata al degrado tra via Madonna della Salette e via Sostegno dietro corso Francia e corso Marche.
Sabato 6 luglio nel corso di un confronto pubblico affollato presso la parrocchia Santa Maria Goretti (via Actis) il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Guido Montanari ha manifestato l’interesse della città ad accogliere il progetto presentato dalla società «Volley Parella Torino» che prevede la costruzione, su una superficie di 10 mila metri quadri di proprietà del Comune nel lotto «Salette», di un Palazzetto dello Sport polifunzionale.
La popolazione e i comitati di quartiere intervenuti al dibattito hanno mostrato due posizioni differenti. La prima di chi vede nell’impianto sportivo un’occasione di rilancio del quartiere che restituisca quell’area alla popolazione, la seconda che si oppone al consumo di suolo pubblico fertile a salvaguardia dell’ambiente, «la cui priorità è assoluta e non più procastinabile». Opinione, quest’ultima, contenuta anche in una lettera di Atac, associazione per la tassazione delle transizioni finanziarie, inviata a La Voce e il Tempo e pubblicata sul numero del 23 giugno, che esprimeva forte disappunto «alla prospettata cementificazione dell’area» e proponeva «di utilizzare per la costruzione dell’opera le aree dismesse dagli impianti industriali».
Per il Comitato spontaneo di cittadini Parella Sud-Ovest, che ha organizzato l’incontro di sabato scorso, e per i comitati San Donato-Martinetto, Borgo Campidoglio-San Donato-Parella e Pozzo Strada-Borgata Lesna-Aeronautica, il Palazzetto dello Sport sarebbe la soluzione ad un problema divenuto ormai un’emergenza: «è sotto gli occhi di tutti», spiegano i referenti, «il dilagare di fenomeni di prostituzione e di illegalità, come lo spaccio di droga e la coltivazione di orti abusivi, che ledono la sicurezza e l’ordine pubblico alimentando ancora di più l’incuria della zona».
Il comitato «Prati Parella» ha proposto di destinare l’area alla creazione di un bosco urbano, in grado di abbattere i livelli di Co2. «Non siamo contrari alla costruzione del Palazzetto che porterebbe beneficio alla popolazione e ai giovani», sottolinea la referente Maria Napolitano, «ma chiediamo di insediare la struttura sportiva nelle aree industriali dismesse non lontano dal quartiere Parella Sud-Ovest, perché non è più possibile consumare neanche un centimetro quadro di suolo».
«Il mio assessorato», ha affermato il vicesindaco Montanari, «ha sottratto al cemento oltre 58 mila metri quadrati, l’equivalente di 12 campi da calcio. L’amministrazione è, quindi, certamente contraria al consumo di suolo ma è a favore dei progetti che riqualificano e ridanno vita a quartieri della città, soprattutto nelle periferie. Il modello individuato dal Comune sarà quello del project financing che consente la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione. Dopo l’approvazione del progetto da parte della Giunta sarà indetto un bando pubblico per la realizzazione dell’opera».
Secondo il progetto presentato dal presidente del Volley Parella Gianluca Facchini e dall’architetto Claudio Malacrino l’opera prevede la realizzazione di tre palestre che possono essere unite in un grande Pala Volley. Nei diecimila metri quadri del Palazzetto troveranno, inoltre, posto una palestra di fitness, un centro medico sportivo, una sala conferenze, un ristorante e un bar. Tutto intorno sorgeranno campi da beach volley e una piscina.