Parella via della Salette: il co-housing innesta la rigenerazione del quartiere

Periferie – Parte dalle innovative esperienze di co-housing nate negli ultimi anni in via della Salette lo slancio per rigenerare la zona di Parella «alta», tra corso Francia e corso Marche

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Parte dalle innovative esperienze di co-housing nate negli ultimi anni in via della Salette lo slancio per rigenerare la zona di Parella «alta», tra corso Francia e corso Marche. Lì si estende l’ampia area verde da anni oggetto di dibattito in merito alla proposta di due progetti urbanistici (palavolley e studentato per le Universiadi 2025) a cui la scorsa settimana il Consiglio Comunale di Torino ha messo la parola fine votando una delibera per la non edificabilità di quel terreno.

Sette anni fa la palazzina di via della Salette 20, di proprietà dei Missionari di Nostra Signora della Salette da un’occupazione abusiva divenne «Casa La Salette»: oggi grazie alla Caritas Diocesana, alle cooperative Synergica e Orso, alla Compagnia di San Paolo ed a numerose associazioni, ospita circa 70 persone straniere con una forma innovativa di cogestione tra abitanti ed alcuni soggetti sociali che agevolano i cammini personali.

Foto Renzo Bussio

A fianco, al numero civico 12, 15 mesi fa è nata «Ma.Ri. House», co-housing che ospita circa 60 persone tra famiglie in emergenza abitativa, city users e studenti universitari fuori sede in difficoltà economica. Nella casa vengono portati avanti anche progetti per persone detenute.

Nell’estate il parco interno tra le due costruzioni è stato sede di feste, incontri, proiezioni di film, concerti, convegni aperti agli ospiti, ma soprattutto ai cittadini del quartiere. Negli ultimi mesi, infatti, si è intensificata la sinergia delle due case con il territorio.

Intensa la collaborazione con il Liceo scientifico Cattaneo che consente di proporre attività di dopo scuola e incontri di sensibilizzazione sul tema dell’accoglienza. Il Servizio psichiatrico dell’Asl di Torino offre un percorso di supporto alla salute mentale rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni, mentre il Centro diurno di via Sostegno 33 propone attività di danzoterapia, musicoterapia e ginnastica dolce. Il Politecnico di Torino sta portando avanti con alcuni tirocinanti del corso di Laurea in Pianificazione territoriale studi per rigenerare, a livello urbanistico, la zona attorno alle due strutture.

Martedì 13 settembre nel parco di via della Salette si è tenuta una tavola rotonda per restituire i risultati finora ottenuti e per approfondire i contenuti «che rendono un’attività squisitamente di tipo solidaristico motore di rigenerazione e costruttore di identità territoriale di un quartiere».

Ha aperto i lavori don Paolo Fini, delegato arcivescovile per l’Area del Sociale della Curia diocesana, che ha sottolineato come «le carte vincenti delle opere nate in via della Salette siano proprio la connessione con il territorio e le relazioni che permettono di costruire luoghi, tempi, persone e comunità, più che per fare il bene per vivere bene insieme in una parte della città».

«Le collaborazioni nate in questi anni», ha evidenziato Pierluigi Dovis, direttore della Caritas Diocesana, «devono essere l’occasione per provare a creare dei cammini insieme che abbiano come obiettivo quello di intercettare e connettere le iniziative, le risorse, le opportunità già esistenti provando ad integrarle, sia con l’aiuto delle istituzioni sia con il tessuto sociale di questo territorio. Le persone ospitate qui hanno, infatti, necessità non solo di una rete paracadute, che non le faccia precipitare in una situazione ancora più difficile di povertà, ma anche di una rete che le accompagni, di qualcuno a cui stia a cuore il loro cammino. C’è bisogno di comunione, ma anche di comunità all’interno delle quali le persone in difficoltà possono trovare non assistenza ma accompagnamento, non aiuto ma appartenenza».

Lo scorso maggio è stata firmata una «Carta d’intenti» fra i diversi attori con l’obiettivo di creare un coordinamento territoriale e partecipare in modo attivo allo sviluppo urbano dell’area in cui si trovano «Casa La Salette» e «Ma.ri House».

All’incontro di approfondimento di martedì scorso hanno preso parte anche il presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, gli operatori delle cooperative a servizio delle due case, Mauro Gullo, responsabile Property e Asset Management dell’industria Leonardo, che sta investendo in quell’area con la «Cittadella dell’aerospazio» su corso Marche, Francesco Marsico di Caritas Italiana, l’assessore alle Politiche sociali della Città di Torino Jacopo Rosatelli e il presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re.

Il presidente Re, conclusa la «questione» del prato Parella, ha inviato «a guardare oltre innescando processi partecipati per lo sviluppo dell’area»: «in primo luogo», ha detto, «abbiamo chiesto al Verde pubblico della Città che venga garantita la manutenzione del prato per evitare il degrado». Re ha poi annunciato che si sta lavorando per rivedere camminamenti e attraversamenti nella zona e per recuperare i lotti «Levi» e «Cattaneo» con la riqualificazione del verde, l’installazione di arredi e di una piastra sportiva.

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