Parte da Reggio Calabria il vertice dei Paesi «Ultimi della Terra»

The last Twenty – Dal 22 al 25 luglio si tiene il primo appuntamento verso il “summit” dei Paesi più poveri del mondo, controaltare del G20, che si terrà a Roma dal 21 al 23 ottobre. Filo conduttore: il “riequilibrio”

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Malawi, Etiopia, Guinea Conakry, Liberia, Yemen, Guinea Bissau, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Sierra Leone, Burkina Faso, Eritrea, Mali, Burundi, Sudan, Ciad, Sud Sudan, Repubblica Centroafricana, Niger, Libano, Afghanistan. Sono i Paesi più poveri del mondo e saranno al centro di «The Last Twenty», contraltare dei G20 che si incontreranno a Roma dal 21 al 23 ottobre con presidenza italiana: la parola che fa da trait d’union ai quattro incontri è «riequilibrio».

Il primo appuntamento sarà dal 22 al 25 luglio a Reggio Calabria, quattro giorni per discutere di flussi migratori e politiche di accoglienza, corridoi umanitari e cooperazione decentrata, con rappresentanze delle ambasciate o dei governi in esilio.

Gli incontri in plenaria, le mostre, gli spettacoli, i prodotti dell’artigianato dei venti Paesi saranno nel Parco Tecnologico Ludico Ambientale di Reggio Calabria, ma tutta la città sarà coinvolta per ospitare i workshop.

La città dello Stretto è tra i principali organizzatori di «The Last Twenty», promosso con l’Associazione ReCoSol (Rete dei Comuni Solidali) con sede a Carmagnola (To), che riunisce 298 Enti locali di tutta Italia.

«Reggio Calabria ha voluto fermamente questo evento», spiega con un velo di ironia il vice sindaco Tonino Perna, «la Calabria, essendo fin dagli anni ‘50 del secolo scorso l’ultima regione d’Italia in base agli indicatori socio-economici, ha una qualche legittimità, per empatia e immedesimazione, a invitare gli ultimi 20 Paesi della terra scelti in base alle stesse classifiche con cui sono stati scelti i G20.

La parola «riequilibrio», che sarà comune a tutti gli appuntamenti, riassume ciò che si deve fare per affrontare e risolvere le grandi sfide del nostro tempo: la fame; l’impoverimento crescente della popolazione in ogni parte del pianeta; i danni provocati dal mutamento climatico e la riduzione delle risorse naturali; il proliferare di guerre locali e la corsa agli armamenti delle grandi potenze».

«È indispensabile il riequilibrio», riflette Perna, «sia territoriale sia sociale, con una convergenza che superi le attuali, crescenti, diseguaglianze; il riequilibrio tra società umana e natura e tra città e campagna per ripristinare il patrimonio naturale ereditato; il riequilibrio tra economia reale e finanza per non caricare sulle generazioni future pesi insostenibili come il debito finanziario e quello ecologico».

Gli appuntamenti successivi saranno dal 9 all’11 settembre a Roma, con la partecipazione della Fao, sul contrasto alla povertà, alla fame, alla malnutrizione, alle cause del dilagare delle malattie, il rilancio della cooperazione internazionale, le responsabilità dell’Unione Europea.

La pace, il superamento dei conflitti, il ruolo delle Ong, il dialogo interreligioso, le seconde e terze generazioni di immigrati saranno i temi di «I più piccoli insieme ai più poveri per costruire il futuro a partire dall’oggi» dal 17 al 20 settembre all’Aquila, Sulmona, Agnone, Castel del Giudice, Colle d’Anchise.

A Milano dal 26 al 30 settembre «The Last Twenty» si confronteranno su mutamento climatico, tutela ambientale, salute, altre economie, mentre a Santa Maria di Leuca il 3 e 4 ottobre, durante il Campo internazionale per la Pace nel centro fondato da mons. Tonino Bello, verrà stilato il documento da trasmettere al G20 e al Parlamento Europeo, con le richieste e i suggerimenti dei venti Paesi più poveri del mondo.

Oltre alla Città di Reggio Calabria e a ReCoSol «The Last Twenty» è stato promosso da VIII Municipio di Roma, Fondazione Terres des Hommes (Italia), Itria in partnership col Cirps (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile), Mediterranean Hope, Rete azione Terra, Federazione delle diaspore africane in Italia e Fondazione Casa della Carità (Milano).

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