Davanti al centro commerciale Ipercoop di via Livorno domenica 6 ottobre l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia inaugura il nuovo complesso oratoriano della parrocchia Stimmate di San Francesco, realizzato su un’area di due piani di oltre 400 metri quadri dove sorgeva il vecchio teatro «Umbria» dopo impegnativi lavori di ristrutturazione iniziati nel 2016.

È la scommessa della Chiesa torinese sulle grandi periferie in trasformazione.
Ci troviamo nell’area nord-ovest di Torino dove gli investimenti sostenuti per realizzare il viale automobilistico sul Passante ferroviario, la nascita del Parco Dora, i cui lavori di completamento stanno lentamente prendendo il via in questi mesi, la ricostruzione di interi quartieri sulla cenere delle fabbriche hanno ridisegnato i contorni di una nuova città dove la popolazione sta ringiovanendo con l’arrivo di nuove famiglie con bambini (10 mila nuovi abitanti nella sola zona di via Livorno). Un quartiere che continua a misurarsi con tutti i temi del declino post-industriale che concentra in questa zona di Torino i grandi problemi delle periferie, a partire dalla disoccupazione, in particolare quella giovanile, dalla dispersione scolastica, dalle tensioni create dall’immigrazione, dalla questione dei negozi che chiudono soffocati sotto il peso degli ipermercati.
Il «Piano periferie» del Comune all’inizio del 2017 aveva promesso di lavorare per voltare pagina ma ad oggi proprio nel quartiere della Spina 3 mancano scuole, centri di aggregazione e servizi, in particolare per i giovani.
Ed ecco che la parrocchia Stimmate di San Francesco, in via Livorno angolo corso Umbria, ha scelto di investire proprio sull’oratorio come luogo educativo e di aggregazione a servizio del territorio.
È terminata l’opera di riqualificazione dei due piani (terra e primo) della palazzina che ospitava il teatro «Umbria» costruito negli anni Cinquanta dal primo parroco delle Stigmate di San Francesco mons. Emilio Vacha. La parrocchia, eretta nel 1939, rispose alle esigenze della popolazione in forte aumento offrendo un luogo di incontro e promozione culturale per momenti di svago e del tempo libero. Sopra la sala teatrale-cinematografica furono costruiti ampi locali per gli incontri di catechismo e dei giovani, in particolare i gruppi di Azione Cattolica e dell’oratorio. L’opera venne inaugurata il 24 febbraio 1957 dall’allora Arcivescovo di Torino card. Maurilio Fossati. Gli spettacoli e le proiezioni cessarono alla fine del 1979 in seguito alla grande crisi cinematografica che colpì le sale torinesi. Da allora il teatro, eliminate le poltrone, venne utilizzato come sala della comunità.

«La struttura», sottolinea l’attuale parroco don Tonino Borio, «necessitava di lavori, ormai non più prorogabili, che in primo luogo ne garantissero la sicurezza. C’era inoltre la necessità di spazi adeguati, e accessibili anche alle persone con disabilità, per le attività di oratorio che fino a ieri venivano svolte nel cortile all’aperto o in salette parrocchiali».
Il nuovo oratorio sorge su un’area di oltre 400 metri quadri su due piani dove trovano posto un grande salone polivalente, diverse sale riunioni e servizi a disposizione di bambini, ragazzi, giovani, animatori parrocchiali e famiglie del quartiere.

«L’oratorio», osserva don Borio, «ad oggi è l’unico centro di aggregazione della zona, capace di intercettare e attirare i giovani che vagano per le strade e al vicino centro commerciale del Parco Dora. Nel territorio della parrocchia non ci sono neanche scuole. I nuovi spazi vogliono diventare ‘una casa’ per il nostro territorio e contribuire ad ampliare attività e proposte». Le risorse necessarie per l’opera ammontano in totale a 450 mila euro coperti in parte grazie a donazioni private, i fondi dell’8xmille, attività di autofinanziamento promosse dai parrocchiani. La parrocchia già da tempo propone attività di doposcuola, che ripartono la prossima settimana, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie dell’Istituto comprensivo Pacinotti. «Un servizio», prosegue il parroco, «che punta in primo luogo a combattere l’abbandono scolastico rafforzando i legami fra la famiglia e la scuola».
Sul campetto dell’oratorio ogni giorno si allenano gli atleti delle «Stimmate calcio», circa 40 ragazzi delle medie e superiori oltre ad allenatori e dirigenti. Ci sono poi l’oratorio del sabato pomeriggio, i gruppi formativi per i giovani, i corsi per animatori, l’Estate ragazzi. «Sono numerosi gli adolescenti, sia italiani che stranieri», sottolinea il parroco, «che dalla strada si avvicinano all’oratorio e iniziano a prestare servizio come animatori».
Oltre all’oratorio con l’avvio del nuovo anno pastorale la parrocchia ha aperto anche la sezione primavera della Scuola dell’Infanzia parrocchiale paritaria affiliata alla Fism rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi.
«Il nuovo servizio», spiega don Borio, «che si affianca alle cinque sezioni della Scuola dell’Infanzia, risponde ad un’esigenza sempre più diffusa tra le famiglie. Ed ecco il progetto di offrire non solo un servizio ma un percorso educativo specifico per i bambini di due anni, «una scuola a tutti gli effetti: con la sezione primavera i piccoli rimangono nel proprio quartiere dove crescono insieme nella comunità».
L’Arcivescovo Nosiglia, in occasione della festa patronale di San Francesco d’Assisi del 4 ottobre, domenica 6 ottobre alle 10 guida la processione e presiede la Messa. La celebrazione per la comunità è occasione per augurare buon compleanno all’Arcivescovo che compie 75 anni e al parroco don Tonino Borio che festeggia 45 anni di ordinazione sacerdotale. Alle 12.30 mons. Nosiglia inaugura il nuovo oratorio e benedice i locali della sezione primavera. Seguono poi il rinfresco nel nuovo oratorio e un pomeriggio di tornei sportivi organizzati dalle «Stimmate Calcio».