Otto ore di sciopero e presidio in Regione I lavoratori della Pininfarina Engineering. Martedì 15 dicembre si sono radunati in piazza Castello, nel giorno in cui in Regione è convocato un incontro con l’azienda, i sindacati e l’Amma. Si cerca ancora una soluzione per tutti i lavoratori dopo la messa in liquidazione decisa da Mahindra, la proprietà del Gruppo, in maniera unilaterale: manca infatti ancora una soluzione per 50 dipendenti su 117.
«Aspettiamo dall’incontro che finalmente l’azienda dia le giuste garanzie richieste dai lavoratori, fondamentali e necessario per poter addivenire a una possibile conclusione di questa ennesima brutta vicenda», spiega la Firn Cisl. Dal 10 dicembre è in corso un presidio a oltranza davanti ai cancelli della Pininfarina nella sede storica di Cambiano, alle porte di Torino.
«Continueranno finché non si avrà una soluzione a tutela dei posti di lavoro» dicono i sindacati. Anche l’Arcivescovo Nosiglia che fin dall’inizio della vertenza ha portato la solidarietà della Chiesa torinese ai lavoratori: il 15 dicembre ha scritto al Presidente Cirio a Regione, auspicando «che si trovi finalmente una soluzione che dia a tutti i lavoratori dell’azienda una concreta risposta alle loro giuste rivendicazioni e possano così trascorrere le feste del prossimo Natale serenamente nelle loro famiglie».
Di seguito il testo della lettera che l’Arcivescovo ha inviato al presidente Cirio:
Egregio Signor Presidente della Regione,
nel giorno in cui si svolge un incontro molto importante presso la Regione Piemonte dei vari soggetti coinvolti nella vicenda della Pininfarina, auspico che si trovi finalmente una soluzione che dia a tutti i lavoratori dell’azienda una concreta risposta alle loro giuste rivendicazioni e possano così trascorrere le feste del prossimo Natale serenamente nelle loro famiglie.
Con vivo saluto attendo buone notizie al riguardo.
Torino, 15 dicembre 2020
+ Cesare, Arcivescovo