Poveri ad agosto, tutti i servizi aperti a Torino e provincia

Estate – La Caritas Diocesana ha messo a disposizione sul proprio sito www.caritas.torino.it alcune tabelle con i giorni di apertura dei diversi servizi per le persone fragili nelle settimane di fine luglio e agosto. Le prosepttive su settembre

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«Sappiamo bene che in estate i bisogni dei fratelli più fragili non vanno in vacanza». Così Pierluigi Dovis direttore della Caritas diocesana invita i vari referenti delle Caritas parrocchiali e dei gruppi a servizio delle fragilità a mantenere viva l’attenzione su chi fatica, anche a partire dal fornire informazioni sui servizi di mensa, ristoro, igiene che restano aperti nel tempo di agosto.

In particolare la Caritas ha messo a disposizione sul proprio sito www.caritas.torino.it alcune tabelle con i giorni di apertura dei diversi servizi nelle settimane di fine luglio e agosto.

Per quanto riguarda le mense diurne restano aperte in agosto quella del Servizio Adulti di via Ghedini 6, quella del Cottolengo di via Andreis 26 e il Circolo La Cricca di via Giulio (chiuso il giorno di Ferragosto); per quel che riguarda il pasto serale, sempre aperta sarà «Spazio d’Angolo», in via Capriolo 18. Per la colazione, per tutto agosto resta aperta la Casa Santa Luisa di via Nizza 24 e Opportunanda di via Sant’Anselmo 28.

Per quel che riguarda i Bagni Pubblici, aperta tutto agosto, il martedì e giovedì dalle 12.30 alle 18 e il sabato dalle 8.30 alle 15 la struttura di via Bianzè 28. Riapre il 22 agosto la struttura di corso Regina 33 (chiusa a partire dal 9), dal martedì al venerdì dalle 12.45 alle 18.30 e il sabato dalle 7.45 alle 16.30.

Anche il Centro d’Ascolto diocesano Le due Tuniche osserverà un periodo di chiusura dall’1 al 28 agosto, tempo necessario anche a recuperare energie e per progettare nuove strategie per un periodo autunnale che si preannuncia, anche sulla base di questa prima metà dell’anno, particolarmente preoccupante.

«Non sappiamo cosa ci riserverà l’autunno», precisa Dovis, «Le previsioni non sembrano essere molto rosee soprattutto in riferimento alle ripercussioni che la pandemia – al momento un po’ nascosta sotto il tappeto come la polvere in casa – e la tensione bellica hanno già iniziato a generare. Certamente dovremo essere capaci di anticipare le questioni per agire, il più possibile, preventivamente. Per questo, farsi capaci di tenere l’occhio attento ai dati che noi stessi rileviamo ad esempio con il sistema informativo Matriosca, diventa una strategia importante per la qualità del nostro servizio concreto e quotidiano».

«Nei primi sei mesi del 2022», prosegue Dovis, «la rete diocesana ha registrato un aumento di richieste di aiuto rispetto a tutto il 2021 di oltre il 40%, e del 51% di
persone over sessantacinquenni che hanno suonato ai nostri campanelli. Le risorse economiche pubbliche avranno un incremento, ma o sono molto indirizzate o riguardano più le strutture che i programmi come nel caso del Pnrr, e quelle private devono fare i conti con molti più enti che ne fanno richiesta.

Le nostre parrocchie e comunità sono già tutte all’opera, ma sarà necessario accompagnarle per ulteriori sforzi. In questo diventa strategica la capacità di creare piccoli progetti socio pastorali che superino la semplice gestione dell’ordinario per provare a innescare percorsi di cambiamento nelle persone che incontriamo».

Prospettive in cui diventa fondamentale la formazione, il Coordinamento (per parteciparvi si può scrivere a caritas@diocesi.torino.it).

Tra i materiali messi a disposizione – perché anche il tempo estivo dei volontari alimenti riflessioni preziose per la ripresa – sul sito Caritas anche il testo del messaggio di Papa Francesco la VI Giornata Mondiale dei Poveri che sarà domenica 13 novembre
prossimo.

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