Quando la solidarietà è più forte del Coronavirus

Medicina – Una catena di donazioni, con scambio di organi e trapianti incrociati, supera l’emergenza del coronavirus. Una testimonianza di solidarietà che, partita dal Piemonte, ha attraversato Veneto, Sicilia e Puglia

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Una catena di donazioni, con scambio di organi e trapianti incrociati, superando l’emergenza del coronavirus. Una ammirevole testimonianza di solidarietà, quella che, partita dal Piemonte, ha attraversato Veneto, Sicilia e Puglia salvando la vita a quattro pazienti in trattamento dialitico. Lo scorso novembre il rene di una donatrice piemontese deceduta era risultato idoneo per un paziente di Padova.

A quel trapianto sono seguite altre donazioni da vivente con interventi che hanno coinvolto tre coppie in diverse regioni d’Italia: dapprima Padova, che a sua volta ha donato a Palermo, e da qui si è arrivati a Bari, dove la moglie del ricevente, in riconoscenza per il salvataggio del marito, ha donato un rene ad una giovane donna di Torino, chiudendo il cerchio. L’intervento, sotto la Mole, è tecnicamente riuscito, la funzionalità dell’organo trapiantato migliora rapidamente con le cure dell’équipe nefrologica diretta dal professor Luigi Biancone.

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