Sette Comuni combattono gli abbandoni scolastici

Progetto – Nella prima Cintura torinese ha preso il via “Comunit-Azione”: un piano contro la dispersione scolastica rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni selezionato dall’Impresa sociale “Con i bambini” e coordinato da una rete di 50 enti sociali, fra cui l’oratorio “Go” di Grugliasco, in sinergia con le istituzioni locali e le scuole

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Associazioni, scuole e istituzioni locali di sette Comuni della prima cintura torinese insieme per contrastare la povertà educativa a sostegno dei minori svantaggiati. Si tratta del progetto «Comunit-Azione», selezionato dall’impresa sociale «Con i Bambini», che ha preso il via a Settimo Torinese, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Moncalieri, Nichelino e La Loggia.

I dati pubblicati dal Rapporto di Caritas Italiana 2018, «Futuro Anteriore», delineano una situazione allarmante: quasi un povero su due è minore o giovane, si tratta nello specifico di 1 milione 208 mila minorenni (il 12,1% del totale costituito da 5 milioni e 58 mila poveri nel 2017) e di 1 milione 112 giovani tra i 18 e i 34 anni (il 10,4% del totale). Nel Torinese, dove la disoccupazione giovanile sfiora ancora il 40%, i dati confermano come la povertà minorile e giovanile abbia superato di gran lunga quella degli anziani.

Cinquanta enti sociali del territorio, tra cui l’oratorio cittadino «Go» di Grugliasco, in sinergia con le 7 amministrazioni comunali e 21 scuole (84 classi), coordinati dalla cooperativa sociale Cisv, hanno dunque messo in piedi una rete per dare risposte concrete a questa emergenza.

Ed ecco il piano che prevede opportunità di supporto educativo rivolte agli studenti dagli 11 ai 17 anni appartenenti a famiglie che vivono in condizioni di malessere sociale.

Il progetto, della durata di 30 mesi, è stato selezionato dall’organizzazione «Con i Bambini» nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile che, in seguito ad un’intesa fra il Governo, le fondazioni bancarie rappresentate dall’associazione Acri e il Forum nazionale del Terzo Settore, ha stanziato 724.416 euro.

Le attività proposte mirano a costruire sul territorio comunità educanti che accompagnino gli adolescenti negli anni delicati della crescita e della costruzione del proprio futuro.

Il programma di interventi ha al centro la costituzione di «Centri educativi di comunità» (Cec) rivolti agli studenti maggiormente a rischio di dispersione scolastica: «si tratta di luoghi da frequentare nel tempo extra-scolastico», spiegano i responsabili del progetto, «in cui i ragazzi ricevono supporto allo studio e si sperimentano in laboratori finalizzati ad aumentare la propria capacità di espressione». L’approccio utilizzato dagli educatori è quello del Service learning che prevede di trasformare gli studenti da spettatori a protagonisti facendoli interagire con la scuola che frequentano e il proprio territorio.

Vengono poi attivate reti di prossimità e solidarietà rivolte alle famiglie per favorire occasioni di incontro, condivisione e confronto sulla crescita dei propri figli.

Il piano prevede, inoltre, l’organizzazione di laboratori di cittadinanza nelle classi scolastiche dove gli studenti sono invitati a riflettere su cosa «fa stare bene o male a scuola» e, in generale, nella loro vita quotidiana e a strutturare, quindi, progetti concreti di miglioramento sia del proprio percorso scolastico che della società a partire dal quartiere in cui vivono.

I progetti verranno poi presentati ai dirigenti scolatici e alle amministrazioni comunali di riferimento.

Infine vengono attivati percorsi di formazione dei 50 educatori e dei 320 docenti coinvolti sul metodo Service learning, rivolti anche agli stessi ragazzi che svolgono attività di Alternanza scuola-lavoro nelle associazioni che aderiscono al progetto.

«Quando un giovane abbandona la scuola va incontro ad un futuro con meno garanzie e opportunità», evidenzia Giulia Lanzarini, referente di Cisv per «ComunitAzione», «ovvero periodi di inoccupazione, condizioni di salute a rischio, probabilità di essere coinvolti nelle reti della criminalità e della devianza. Ed ecco che lo studio e il percorso formativo diventa il primo riscatto che certamente può rendere la vita più bella nella costruzione di un futuro solido».

Tra i diversi Centri educativi di comunità già attivi nei 7 comuni c’è anche il nuovo oratorio «Go» di Grugliasco (viale Giustetti 12), animato dalle quattro parrocchie grugliaschesi, inaugurato dall’Arcivescovo Nosiglia lo scorso giugno, che offre il servizio il mercoledì e il venerdì dalle 14.30 alle 17.30 per gli studenti delle scuole medie «66Martiri» ed «Europa Unita».

Per informazioni: www.percorsiconibambini.it/comunitazione.

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