Terzo Settore, cancellata la “tassa sulla bontà”: vittoria del no-profit

Economia – Tutte le misure previste nel Decreto semplificazione approvato dalla Camera, si tratta di provvedimenti moto eterogenei: trivelle, auto a noleggio, fatturazione elettronica. Il governo vi ha posto la fiducia ottenendo 275 voti a favore. Il Presidente Mattarella ha chiesto e ottenuto lo stralcio di sessanta misure

646

Trivelle, no profit, gestione degli impianti idroelettrici, auto a noleggio, fatturazione elettronica: c’è un po’ di tutto nel decreto semplificazione approvato in via definitiva dalla Camera nei giorni scorsi. Il governo, volendo qualsiasi sorpresa, vi ha posto la fiducia ottenendo 275 voti a favore, 206 contrari e 27 astensioni. Stessa cosa era accaduta al Senato, dove in effetti la maggioranza giallo-verde può contare su numeri assai più risicati che a Montecitorio.

Si conclude così l’accidentato percorso di conversione in legge di un decreto che da tempo era al centro delle schermaglie politiche. È dovuto persino intervenire il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiesto ed ottenuto lo stralcio di una sessantina di emendamenti ritenuti incongrui perché riferiti a misure microsettoriali prive di qualsiasi carattere di urgenza e neppure volte a semplificare regole o normative esistenti. Anche così siamo comunque di fronte ad un elenco di provvedimenti molto eterogenei tra loro: certo non proprio l’esempio di un’ordinata e razionale legislazione.

Difficile, anche solo per una complessiva lettura, districarsi in un testo del genere, costituito da qualche articolo e da un’interminabile sequela di commi, che vanno a modificare parti di leggi già in vigore. Una tecnica legislativa su cui anche i predecessori di Mattarella avevano puntato gli occhi, ma che pare ormai diventato il  modo di operare di qualsiasi governo.

In tema di fiscalità, la misura più emblematica è quella che riporta l’imposta societaria per il Terzo settore al 12 per cento, dopo che in Finanziaria era stata impropriamente raddoppiata al 24. Eliminata, quindi, la famigerata “tassa sulla bontà” sul no-profit, frutto di una certa improvvisazione che troppo spesso caratterizza questo esecutivo. Introdotta poi una più severa disciplina contro l’elusione e l’evasione dell’Iva, nelle transazioni commerciali on-line per l’acquisto di beni elettronici come cellulari, tablet e personal computer.

Vero punto caldo inserito nel decreto, le perforazioni dei pozzi di idrocarburi nel fondo marino che, come accade anche per altre questioni, ha diviso la maggioranza tra la Lega, favorevole alle trivellazioni in mare, e il Movimento 5 Stelle, pronto a bloccarle del tutto per ragioni ambientali. Alla fine è stato trovato un compromesso: sospensione delle attività per 18 mesi in attesa di uno specifico Piano nazionale per individuare in modo più preciso le aree idonee a tali attività e stabilire le modalità di affidamento delle concessioni. Sospesi anche i permessi in vigore col rischio, da parte dello Stato, di doversi accollare enormi indennizzi alle compagnie petrolifere che avevano impostato la propria attività sulla base di precedenti contratti. Per far fronte a questi probabili esborsi sono stati innalzati i canoni a carico delle imprese di ben 25 volte rispetto ai livelli attuali. Novità, voluta dalla Lega, sempre propensa ad estendere le competenze regionali, è il passaggio della gestione degli impianti idroelettrici dallo Stato alle regioni alla scadenza delle concessioni.

A tutela dei consumatori viene prevista l’estensione dell’obbligo di etichettatura su tutti gli alimenti, sinora limitato solo per alcuni specifici generi: pelati di pomodoro, latte e derivati, riso, pollo e grano per la pasta. Altra misura rivolta ai cittadini è la norma per la quale i debitori di case pignorate non perderanno il possesso dell’immobile sino al decreto di trasferimento che sancisce l’espropriazione forzata del bene.

A favore delle piccole e medie imprese in difficoltà è stato creato un fondo di garanzia per sostenere le aziende che vantano dei crediti con la pubblica amministrazione e allo stesso tempo devono restituire le rate in scadenza alle banche o agli intermediari finanziari. Adempimenti amministrativi più snelli per le start-up e le piccole imprese innovative per l’ottenimento e il rinnovo delle agevolazioni ad esse applicabili. Disciplinato l’assetto degli Ncc, gli autisti a noleggio, che potranno svolgere il servizio in ambito provinciale senza dover rientrare in rimessa. Restano però bloccate le nuove autorizzazioni sino alla messa in funzione del nuovo archivio informatico nazionale che comprenderà anche le licenze taxi.

Tra le misure anti-crisi vanno segnalate: la proroga della Cassa integrazione straordinaria per le ristrutturazioni aziendali e della mobilità in deroga per i lavoratori che hanno esaurito quella ordinaria, nonché il rinvio al 30 giugno 2019 della scadenza per la restituzione del “prestito-ponte” ad Alitalia, con la precisazione che tale rientro si riferisce all’intero finanziamento di 900 milioni.

Iter accelerato infine per la posa dei cavi dei sistemi di telecomunicazione a banda larga, con la riduzione da 120 a 90 giorni del termine per il parere delle soprintendenze e istituzione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti che manda definitivamente in pensione il Sistri. Un dispositivo che, di proroga in proroga, non era mai entrato in vigore a causa della sua complicata attuazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome