Torino, capitale della fotografia?

Proposta – Torino capitale italiana della museistica fotografica? Potrebbe essere un’idea. In città, fin dal 2015, opera, in via delle Rosine, Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, un’istituzione privata che ha promosso interessanti mostre fotografiche …

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Il futuro economico di una città come Torino dipende anche dalla sua offerta turistica, che può attrarre persone e investimenti, generare posti di lavoro e creare ritorni di reddito.

Negli ultimi anni un punto forte di questa offerta sono stati i grandi eventi, che ci hanno messo sotto i riflettori di una vasta opinione pubblica che, in vari modi, ha avuto poi modo di visitarci. Le grandi manifestazioni sportive (Olimpiadi, ATP, il calcio importante,…), culturali e convegnistiche (saloni del Libro, Gusto, Economia, Cinema,Terra Madre, concerti,…), religiose (la Sindone, ad esempio) hanno convogliato sulle sponde del Po decine di migliaia di persone, ma sono manifestazioni talvolta purtroppo difficilmente ripetibili (leggasi Olimpiadi o Eurovision), o soggetti a spostamenti (Salone Auto, passato dal Valentino a Milano) o particolarmente onerose (grandi mostre), o richiedono una continua capacità di elaborazione; serve pertanto anche un’offerta turistica continuativa che possa garantire flussi costanti di visitatori (emergenze sanitarie permettendo). Una valida capacità attrattiva permanente della città e dei suoi dintorni è costituita dal suo sistema museale in senso vasto: le residenze sabaude già valorizzate (Venaria) o in corso di valorizzazione (Stupinigi) e i grandi musei di valore mondiale (Egizio, Auto, Cinema) e gli altri meno noti o che necessitano di una maggior promozione o di un rilancio (i musei civici, Gam, Rivoli,.. solo per citarne alcuni).

In questo contesto abbiamo avuto recentemente alcune positive iniziative, ad esempio dallo scorso maggio, a Torino, è stata aperta una nuova sede delle Gallerie d’Italia, i luoghi espositivi della banca Intesa-San Paolo, che valorizzano le antiche e prestigiose sedi centrali degli istituti di credito che in essa sono confluiti, trasformandole in musei. L’elegante palazzo di piazza San Carlo ha visto rivisitato il suo sotterraneo, un tempo occupato da casseforti e cassette di sicurezza, ora diventato un moderno spazio dedicato alla fotografia e alla videoarte. Mostre temporanee (attualmente quella de La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia, con le affascinanti foto di Paolo Pellegrin, scattate in varie località naturali di tutto il mondo, che riproducono fenomeni di grande attualità climatica) e periodiche esposizioni di parti del vasto archivio Publifoto acquisito dalla banca (al momento quelle Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo) accompagneranno la visita alla collezione permanente del museo, situata al piano nobile del palazzo Turinetti dove, tra affreschi, quadri di prestigio dei secoli d’oro piemontesi (in particolare quelli dedicati a Paolo di Tarso), sculture e mobili eleganti, si respira la stessa aria di nobiltà che si coglie negli appartamenti di Palazzo Reale (anche se una più agevole fruizione degli spazi richiederebbe una miglior cartellonistica).

Torino capitale italiana della museistica fotografica? Potrebbe essere un’idea. In città, fin dal 2015, opera, in via delle Rosine, Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, un’istituzione privata che ha promosso interessanti mostre fotografiche (quelle in corso sono La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977 e  Ketty La Rocca. Se io fotovivo. Opere 1967-1975). Probabilmente le due istituzioni già collaborano, in quanto il direttore di Camera, Guadagnini, è anche il curatore della mostra di Pellegrin alle Gallerie. Camera promuove anche iniziative diffuse in varie sedi cittadine, oltre a quelle proposte nella sua sede.

I promotori di Camera sono personalità note e capaci; alla base delle Gallerie c’è la più importante banca italiana: idee e possibilità potrebbero garantire a Torino un futuro turistico fotografico e culturale che, in Italia, non avrebbe uguali.  Le positive premesse ci sono tutte. Visitare per credere.

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